Cerca nel blog

martedì 13 dicembre 2011

Pensando al 2012.....

Archiviato il 2011 ormai con 5 maratone corse, 2 tirate (Parigi e New york) entrambe corse praticamente uguali, 2.44.37 la prima e 2.44.55 la seconda, e 3 da pacer delle 3 ore (Roma,Padova e Firenze)si pensa alla programmazione del 2012.
il calendario delle gare sempre piu' fitto scorre sotto i miei occhi, non voglio fare troppe gare, una mezza e una maratona fatte bene.
Per la mezza la scelta del periodo cade su febbraio, facile dire "RomaOstia", la mia mezza preferita, ma potrei deviare su "Verona", altra mezza molto ben organizzata e in una citta' dove ho lasciato una parte di me stesso.....poi fortunatamente ritrovata.
Ma la decisone piu' difficile da prendere e', dove correre la maratona, si perche' una maratona in primavera voglio correrla e vorrei anche correrla bene.
E dopo tanti pensieri e valutazioni la scelta e' caduta su Milano.
Non corro la maratona a Milano da diversi anni, credo dal 2006, da quando ormai lo scenario era impresentabile, dove si voleva farla passare come una gara importante ma lo spettacolo era da tapasciata di provincia....
Il blocco del traffico ha fatto pendere la bilancia sulla scelta, certo nulla e' sicuro, potrebbe essere meglio delle altre volte, potrebbe essere finalmente una maratona, potrebbe.... e potrebbe....
Io, da una parte me lo auguro, dall'altra forse c'e' una parte di me, che ancora non vuole dare questa fiducia e non ci crede, che spera che ancora una volta sia un flop, in modo da poter dire una volta per tutte basta a questa maratona.
Bisogna solo aspettare Aprile per sapere se la mia scelta e' stata giusta.
Per ora non pensiamoci troppo......

a presto

Diabolik              

p.s. nella foto il mio articolo uscito su "correre" di dicembre.....

martedì 29 novembre 2011

Firenze : un'emozione inaspettata.......

Un'emozione inaspettata...... un sogno indescrivibile....infinite distese sorvoliamo ad occhi chiusi.........parole di una bellissima canzone......ma anche emozioni vissute domenica scorsa a Firenze dove, ancora una volta, ho fatto il pacer o assistente di gara, come ci chiamiamo, delle 3 ore.
Quest'anno la giornata e' splendida, gia' al sabito un sole caldo scalda l'atmosfera e i nostri motori, all' expo passano tante persone, allo stand dei pacer molti ci chiedono consigli per il giorno dopo, come partite? siete costanti?....
La domenica mattina ci ritroviamo al ponte san niccolo' verso le 7.45, i palloncini sono gia' quasi tutti gonfiati, qualche parola con gli altri pacer, rituale di preparazione classica, foto di rito e alle 8.45 siamo in griglia di partenza per farci vedere e farci conoscere da chi in gara vorra' seguirci.
Intorno alle 9.20 lo sparo, subito cerchiamo di trovare il ritmo giusto, il primo km e' difficile correrlo, tantissima gente ma subito la nostra andatura e' pressoche perfetta, i km scorrono, entriamo nel parco delle cascine, col sole anche piacevole, intanto il nostro viaggio prosegue ininterrotto senza sosta ad un ritmo piu' che costante, alla mezza passiamo in 1.29.49, la strada scorre sotto le nostre scarpe , i passi di alcuni si fanno piu' pesanti, in questo momento dobbiamo entrare in scena, e' qui che la fiducia che si ha in noi deve essere messa in evidenza, incoraggiamo, prendiamo rifornimenti, in qualche caso anche usiamo espressioni colorite....
Il primo passaggio in centro, in seguito sul  ponte vecchio e nuovamente del duomo ci portano al 40 km, il mio gruppetto ha ancora una decina di persone, alcuni li recuperiamo e li sprono a seguirci, gli ultimi 200 metri sono i piu' belli, la forza che vedo nei volti di quelli che sono con me, la voglia di scendere sotto le 3 ore, la gioia di avercela fatta (2.59.50) ti ripaga della fatica comunque fatta.
Ogni volta che faccio il pacer mi accorgo e mi sorprendo di quanta gente ripone in noi fiducia, e questa va ricambiata nel migliore dei modi e gli abbracci e i ringrazimenti a fine gara sono la prova che il lavoro fatto e' servito a qualcosa.
 Fare il pacer non e' cosa facile, mantenere un'andatura costante per tutta la maratona non e' cosi semplice, avere la responsabilita' di un numero considerevole di maratoneti che vogliono abbattere il fatidico muro delle 3 ore ti invoglia, ti mette a dura prova, ma nello stesso tempo ti fa vivere quell'emozione inaspettata........e quel sogno, divenuto realta' per molti.....

Alla prossima.....
Diabolik


venerdì 11 novembre 2011

NY : 15 volte grazie.......

15 sono le mie partecipazioni a questa maratona, che puo' essere bistrattata perche' di moda, perche' cara, perche' ha i suoi difetti, ma correrla rende un podista contento e felice per l'impresa, perche di impresa si deve parlare, impresa che ha compiuto.
NY e' sempre piu' dura, in 15 anni mi sembra che le strade si siano alzate, i ponti piu' pendenti, brooklyn piu' mossa, la first tutta in salita, la quinta con quella sua salita che porta dentro al parco interminabile, il parco, splendido con i suoi colori autunnali, ma sempre piu' da montagne russe, ma il finale e' li pronto ad aspettarti, a coccolarti, a renderti "eroe" per la fatica fatta, a farti vivere un giorno speciale.
Non vorrei raccontare troppo della mia gara, sarebbe il solito racconto monotono ormai strafatto, dico solo che grazie ad un raffreddore bastardo venerdi mi ha destabilizzato, sabato in via di miglioramento e domenica, tattica suicida, non sapendo quanto avrei tenuto in quelle condizioni di instabilta' a respirare bene, allora decido di partire forte, mi porto avanti e poi gestisco..... e cosi e' stato.
Ora che son tornato, restano i ricordi di una settimana indimenticabile, una settimana diversa rispetta anche alla altre ny, poco shopping e piu' ny, una ny colorata di gente di tutte le nazioni, una ny che ti fa sentire il profumo della maratona dall' atterraggio alla partenza, in ogni angolo vivi la maratona, in ogni luogo la gente ti domanda, in ogni momento sei un maratoneta.
Chiudo, con un angolo di celebrita', venerdi 4 novembre, sono stato invitato dalla "grana padano", sponsor ufficiale, alla premiazione dei primi 10 italiani arrivati nel 2010 che hanno ricorso nel 2011, un bel momento di emozione, un bel premio, una forma intera di grana, che fortunamente mi verra' spedita a casa e un buffet ricco con cibo molto prelibato e intervento di personaggi di alto valore, quali Pizzolato e Leone, vincitori della maratona di ny, Baldini, campione olimpico, Zanardi, persona eccezionale e i 14 parlamentari del montecitorio running club.
Alla prossima,
ah dimenticavo il tempo finale.....2h44m55s


gianni diabolik

mercoledì 2 novembre 2011

In partenza per la "big apple"

Ormai siamo sul piede di partenza, ultime cose controllate, passaporto, esta, biglietti, registration card..........c'e' tutto e si puo' andare negli states.
Che dire della maratona di quest'anno, ormai poco, sempre le stesse cose che si ripetono da 15 anni, si perche' e' la 15esima consecutiva.
La preparazione e' andata abbastanza bene, qualche intoppo come sempre, come in tutte le preparazioni non tutto puo' filare via liscio, ma ci siamo, gli ultimi allenamenti ti lasciano una buona sensazione, ti fanno capire che qualcosa quest'anno si puo' rischiare, certo non troppo, certo non si puo' pretendere di poter correre per andare sotto le 2h40 come un tempo, ma qualcosa di buono puo' saltar fuori....
Sto pensando alla tattica, ma poi mi dico, parti corri e lascia fare al caso, se la giornata deve essere quella giusta, quella sara'.....
Oggi ultimo allenamento in Italia, 12km con 3km progressivi finali(3'47/3'44/3/37), domani allenamnento serale in central park, venerdi ultimo allenamento sempre nel parco, sabato riposo e domenica si va......
A presto per gli aggiornamenti da NY,
ciao

Diabolik

NY, where the world comes to run.

lunedì 24 ottobre 2011

In vista della "grande mela"

Ormai manca poco, mancano solo 13 giorni alla maratona di New York, che per me sarà la quindicesima consecutiva.
New York, la città che non dorme mai, New York, dove il mondo viene a correre, New York dove io trovo sempre stimoli, voglia, ma anche grande pressione, ansia da prestazione, voglia di dimostrare un qualcosa che non devo.....
Difficile da spiegare, difficile dopo tante partecipazioni, ma, forse, la bellezza della città e la spinta della gente in strada mi coinvolgono talmente tanto che, alla fine, è devastante dal punto di vista emotivo, tanto che sembra di essere quasi sempre alla prima esperienza.
La preparazione del viaggio, il gruppo che è con te, il ricercare posti nuovi da vedere, il far si che tutto proceda bene, rendono il viaggio sempre molto interessante e nello stesso tempo "invidiabile" e "ricercato", essere un punto di riferimento, inoltre, dà un motivo in più a questa incredibile trasferta.
Prima della partenza, qualcosa nella preparazione va sempre storto, quest'anno una leggera contrattura al bicipite femorale destro non mi ha permesso di ultimare la preparazione nel migliore dei modi, adesso tutto è rientrato, qualche allenamento di rifinitura l'ho perso, ma quando saremo a Verrazzano, quando il cannone esploderà il suo colpo di partenza, quando le strade di Brooklyn si infiammeranno, quando lo skyline di manhattan sarà li davanti a noi, questi pensieri cattivi si trasformeranno in pensieri positivi, in energia elettrica, Central Park è li davanti a noi, solo 26,2 miglia, 45000 podisti e 2milioni di persone......sulle strade, questa è NY, questa NY è li con me da 15 anni....... I love NY city, grazie......per tutto quello che mi hai trasmesso.....

ciao
Diabolik

giovedì 29 settembre 2011

Dopo un po' di silenzio.....

......si torna a scrivere di corsa, allenamenti e gare.
L'estate ormai se n'e' andata, lasciandosi le lunghe giornate calde fino a tarda sera, ad agosto infatti non mi sono allenato tantissimo e quel poco che ho fatto non l'ho fatto benissimo, ma si vedeva che doveva essere cosi perche' le gare di settembre sono andate bene e gli allenamenti procedono in qualita' e soprattutto con voglia di correre, che non guasta in queste situazioni.
Torniamo all'11 settembre, giorno dedicato alla ricorrenza della caduta delle torri gemelle di New York, io ero a Parma a correre la 30 km, la "corsa della duchessa" che in realta' sono 31km650m, l'ho corsa in progressione i giro, primo giro a 4'10, secondo a 4 e terzo a 3'50, risultato media finale a 4, perfetto, poi la domenica successiva un lungo di 30km, con salita finale di 10km, corsa a 5 con pendenza media del 5/6%, un allenamento nuovo ma che penso dia i suoi frutti, che si son visti a Lugano domenica scorsa correndo la "stralugano" di 30km a 3'48 di media finale.
Per il momento sono soddisfatto, anche se la strada per NY e' ancora lunga e i km da percorrere sono ancora tanti.......

buone corse

gianni diabolik

mercoledì 13 luglio 2011

Voglia di velocità

Dopo una settimana di scarico, solo corsa lenta e una serie di potenziamento muscolare, oggi il programma prevedeva 4x1500 + 2x1000.
Visto le temperature elevate e la gran umidità di questi giorni, decido di correrle al riparo dal sole, lungo una stradina di campagna a ridosso del monte Canto, asfaltata ma non completamente pianeggiante, un pò ondulata, ma non troppo.
La cosa non mi dispiace, così abbino anche un pò di forza muscolare.
Parto per un po' di riscaldamento, intanto prendo i riferimenti, il percorso, prima che la strada salga veramente misura 1600 metri e quindi si addice benissimo al mio lavoro.
Il primo 1500 lo corro in 5'25, sono ancora imballato, non sciolto e sento anche già un po' di fatica, recupero 2 minuti e parto per il secondo, sento le gambe più sciolte e lo corro in 5'18, così il terzo e il quarto in 5'21 e 5'18, 2 minuti e parto per il primo 1000, nelle gambe poca spinta, i 1500 si sentono, il crono segna 3'30, dovevo e volevo farlo un po' più veloce, recupero lentamente e via per l'ultimo, fino ai 500 corro bene, poi stanchezza e fatica hanno il sopravvento, il crono è 3'32, altri 7-8 minuti di defaticamento e l'allenamento finisce.
Posso essere soddisfatto, era tempo che non facevo lavori importanti, la preparazione del passatore mi ha rallentato parecchio e rimettersi in carreggiata è dura, ma con impegno e fatica, tanta fatica mi sembra di essere tornato sulla strada giusta.

Alla prossima,
Diabolik

martedì 5 luglio 2011

25 giri di pista ai campionati regionali

25 giri di pista equivalgono a 10000 metri, e sono lunghi, interminabili, monotoni.
La gara era in programma sabato 02 luglio a Busto Arsizio alle 18.20, valida per i campionati regionali master, ma il protrarsi dell'attesa è stata interminabile, ritardi su ritardi si sono accumulati tra le varie gare in programma tanto che la nostra partenza è stata data intorno alle 20.10.
E' snervante attendere così a lungo, quando ti prepari e inizi il riscaldamento per le 19.30 ipotetiche, ma ancora tanto da aspettare, in modo di farci partire ormai tutti a freddo.
Siamo in 31 iscritti tra le varie categorie, e scorrendo la lista degli iscritti vedo vari amici, della mia categoria, credo che possiamo giocarci il titolo io e Roberto Cella dell' Atletica Lambro, un pò di pretattica, ovviamente nessuno è in forma, nessuno svela i propri piani, io sono reduce da una contrattura ad una coscia avuta 15 giorni prima, in settimana era rientrato tutto, ma non avevo potuto svolgere la rifinitura come volevo, visto che la preparazione del passatore mi aveva rallentato e volevo ritrovare brillantezza e velocità.
Partiamo ad un ritmo umano, primo km a 3'35, Brambilla dell'atletica Busto se ne va, d'altronde è il più forte e non ha rivali, fortunatamente è un MM40, corriamo controllandoci io e Roberto, dietro Matteo dei Gamber de Cuncures ci segue come un'ombra, lasciandoci sfogare e sapendo di poter lottare solo per la seconda posizione, visto che Brambilla è irrangiubile.
Intorno al 4° km, Matteo mi urla che Roberto è fermo, guardo intorno ma non lo vedo, poi lo vedrò fuori pista, do un'altra occhiata alla pista e vedo che l'altro della mia categoria ha circa 150 metri di svantaggio e ormai siamo a metà gara, passiamo al 5000 in 17.48, con Matteo decidiamo di tirare due giri a testa, a me è servito molto il suo aiuto per continuare a spingere, forse da solo mi sarei adagiato a tenere solo la posizione, ma in ballo c'erano anche i punti per la gara di società e il buon Luciano, caposquadra, mi avrebbe "massacrato" se avessi mollato.
I giri passano abbastanza veloci con questo ritmo e con questo modo di fare, a un giro dalla fine urlo a Matteo di andare, lui sta sicuramente meglio, io, comunque, riesco a non farmi doppiare da Brambilla, spingo l'ultimo giro un pò di più e chiudo in 35'55, campione regionale di categoria MM45.
Una bella soddisfazione, una bella serata con dei grandi amici sportivi.

Diabolik

mercoledì 1 giugno 2011

Un tentativo non riuscito

Quando ho deciso di fare il Passatore mi è stato detto che più che una fatica fisica era una fatica mentale.
Non sapendo a cosa si va incontro, mi sono messo sotto e km dopo km ho effettuato un allenamento più che dignitoso per affrontarlo al meglio.
Correre cosi tanti km non mi era mai successo, i km passavano anche velocemente, gli allenamenti si susseguivano con andature lente, talvolta con monotonia, ma sempre fatti con parsimonia e fino all'ultimo km.
Ero sicuro di essere pronto, soprattutto mentalmente, per un'avventura simile, ma credo anche, che bisogna saper dire che non è avventura adatta alle mie caratteristiche.
E' una gara lunga, forse troppo lunga, forse troppo difficile, è una gara dove ero pronto di testa, ma forse non così forte fisicamente, come si dovrebbe essere.
E poi se ci si mettono anche i dolori dal 1° km, allora l'avventura diventa impossibile.
La partenza dal centro di Firenze è più da sagra paesana che da gara di simile importanza, il passaggio in duomo, due vie periferiche e incomincia la salita che porta a Fiesole, lunga ben 16km.
I dolori addominali mi costringono a correre male, se ne vanno e ritornano, la corsa non è fluida come dovrebbe essere in una gara cosi lunga, passo a vetta tre croci in qualche modo, sembra che le cose migliorino, in lontananza vedo i miei assistenti, fantastici, hanno preparato una scenografia da urlo con le loro magliette giallo flu, ognuno aveva il suo compito, chi passava i sali, chi le maltodestrine, chi i cambi, nella discesa veso Borgo San Lorenzo, i dolori addominali si infittiscono, sono costretto anche a camminare, ripartire e la giornata si vede che è proprio storta, rischio di finire sotto una macchina, io le curve le taglio anche se il traffico è aperto, sono in gara competitiva, le gambe danno i primi segni che non vogliono saperne, vorrei fermarmi e abbandonare tutto, proseguo fino a Borgo, incominacia la "famosa" salita della colla, 13km abbastanza impegnativi, salgo già alternando corsa e cammino, mi fermo nella macchina dell'assistenza, bevo e riparto, ma faccio 1km e mi rifermo, 20 minuti in macchina, il cronometro non lo spengo, la testa vuole andare avanti, non si vuole fermare, non vuole cedere, le gambe invece dicono fermati, dove vuoi andare, non ti portiamo da nessuna parte, ma dopo 20/25 minuti riparto, corro, si fa per dire, corro per me stesso e per "loro", che hanno creduto in questa mia avventura e sono lì, incapaci di dirmi qualcosa perchè vedono i segni della sofferenza e della delusione, corro solo un paio di km a 5'40, un giramento di testa e la decisione finale : MI RITIRO, il mio passatore finisce dopo 39,560metri.
Mi  cambio la maglia e salgo in macchina, sono molto deluso, veramente incazzato, mentre partiamo alla volta di Faenza in auto, mi addormento e mi isolo da tutto, la delusione è alta, ma non posso farci niente.
Ovviamente le consolazioni si sprecano, la prossima volta andrà meglio.........  ma credo che uno come me, che ormai corre da una vita, sa che non ci sarà un'altra volta, se nel 2007, dopo il ritiro di Parigi alla maratona, avevo detto, qui ci torno e mi rifaccio, Sabato sera ho detto che qui non ci ritorno più.
Era un'unica occasione, una carta da giocare e l'ho sprecata, bisogna sapersi accontentare di quello che si può fare, non si può strafare perchè ci vuoi tentare, perchè ti credi forte, non si può essere competitivi in tutto, bisogna sapersi porre dei limiti, credo che questo è stato il mio principale nemico, non aver capito che non era una gara adatta alle mie caratteristiche.
Resta il fatto di aver vissuto delle magiche emozioni, quando ho visto le magliette giallo flu, il cuore è andato a mille, i cartelli di incitamento, non oso immaginare cosa c'era di pronto per gli ultimi km, Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto e mi spiace avervi deluso,
io ci ho provato, ma è andata male..........

A presto

Diabolik

martedì 24 maggio 2011

brianza grand prix by night

Emozione, sudore e adrenalina hanno avvolto la sera del 21 maggio che ha visto svolgersi la prima edizione del "Brianza Grand Prix", gara podistica di 22km corsa in notturna, a coppie e a cronometro.

125 coppie presenti, boom di iscrizioni che ha visto gli organizzatori aumentare il numero delle coppie dai previsti 100 all'inizio delle iscrizioni.
La partenza davanti alla villa comunale di Verderio Inferiore con arrivo al centro sportivo di Paderno d'Adda, attraversando corti e centri di vari paesi limitrofi, salite ripide e sfiancanti, boschi e poco prima del finale costeggiando l'alzaia dell' adda per risalire da una delle salite più infami che un podista si possa aspettare.
Partecipo con l'amico Carlo, partiamo con il pettorale 122, quart'ultimi, alle 21:00:30, poco prima di noi le due squadre favorite con noi, partiamo subito forte, anche troppo, ma le gambe girano, i km passano, lasciamo Verderio Superiore, Paderno e Robbiate per entrare in Merate da una salitella non poco impegnativa, nella discesa dell'oratorio mi blocco, una fitta addominale fortissima, non riesco più a correre, tento di fermarmi, ma è peggio, il dolore fortissimo, penso anche di ritirarmi, Carlo mi incita a provarci e ripartiamo, perdiamo almeno 30/40 secondi mannaggia, siamo in centro Merate, come se nulla fosse successo riparto di gran carriera, tanto che anche Carlo fatica a starmi dietro, salita che ci porta al cimitero e ingresso nel primo bosco, abbiamo la luce frontale, ma è come non averla, non si vede praticamente nulla, si sente solo il respiro degli altri che via via raggiungiamo, usciamo dal bosco, ancora un paio di km e poi si rientra nell'altro bosco, quello più bello, quello che è ancora più buio, ma non mi fa paura, anzi lo affronto con molta sicurezza, si sente il rumore del fiume Adda, che sembra li vicino, ma non si vede, in effetti è sotto di 200 metri.... meno male che non si vedeva per chi non conosceva la zona, usciamo dal bosco, siamo li ancora a lottare per la vittoria, qualche km ancora e poi la lunga e ripida discesa in ciotolato che ci porta all'adda, una discesa che mi ha sempre fatto paura per la sua difficoltà, ma stasera siamo in gara, l'adrenalina ti nasconde la paura, ti fa scendere a picco, una delle squadre rivali è li, 20 metri davanti, loro vanno giù forte, noi altrattanto, non guardo tempi e ritmi, bisogna solo andare forte, lungo l'alzaia, il passaggio sotto il ponte di ferro è da brivido, nel buio totale della notte, ma siamo al punto cruciale, la famosa salita del ristorante " toscano", 500 metri di cui gli ultimi 150 al 18%, e dopo 21 km di saliscendi, la affrontiamo decisa, sono li a curare i rivali, Carlo accusa il colpo e si stacca, colpito da un dolore al fegato, in cima lo aspetto, entriamo al centro sportivo, giro di pista ed è finita, 1.24.43... un tempo eccellente, terzi, sul podio, un pò di rammarico ci resta, la mia sosta e il suo problema, ma alla fine siamo contenti, una bellissima serata.
Per concludere, una nota sull'organizzazione, prima edizione, uscita splendidamente bene, percorso presidiato benissimo, attraversamenti di strade senza problemi, navette per la partenza ottime, deposito borse, spogliatoi, ristori ,premiazioni......etc etc..... insomma una serata perfetta.
Ed ora, ci siamo, tra 4 giorni correrò il mitico "Passatore", 100 km da Firenze a Faenza, la pazzia si sta avverando, seguitemi, avrò bisogno di tutti voi!!!!!

ciao
Diabolik

giovedì 28 aprile 2011

La prima 50km con annesse follie di primavera.....

Quando ho deciso di correre la 50 di romagna, ho anche deciso di fare una follia, si sa la primavera è il periodo delle cose pazze, ma questa lo è per davvero....
Ho deciso, anzi mi sono convinto che era l'anno per correre il Passatore, 100 km da Firenze a Faenza passando tra l'appennino tosco emiliano, correndo dalle 15 di sabato  28 maggio fino a chissà che ora, e sarà notte quando si arriverà in quel di Faenza.
Il Passatore, a detta di esperti, è una fatica mentale più che fisica, bisogna essere pronti a correre per 100 km con la testa, e questo, credo, sia l'anno giusto.
50 km, alla fine non sono tanto più lunghi di una maratona, con Roma, Parigi e Padova alle spalle, affrontarli non è stato così strano, certo la distanza può far paura, ma sto vivendo un buon momento e sono arrivato molto bene al 37° km, dove un problema all' inserzione del quadricipite sinistro mi ha costretto a rallentare e a perdere terreno e tempo.
Ho chiuso in 3ore45 minuti, soddisfatto, perchè credo che nelle 3ore30 c'ero, quindi ora si va avanti nella preparazione mentale e fisica del Passatore.....
Ho sciolto le riserve, qualcuno già sapeva di questa mia follia, ora la rendo pubblica, non nascondo anche qualche ambizione sia cronometrica che personale, so che potrò contare sull'assistenza che sarà curata nei minimi particolari dal mio angelo custode, so che, comunque vada, sarà un'esperienza unica.
Inoltre, un pezzo di passatore lo correrò anche per un mio carissimo amico, che, purtroppo a causa di un infortunio, non potrà correrlo, e mi piacerebbe farglielo vivere in qualche modo.
Ora andiamo a correre che il 28 maggio è dietro l'angolo, a presto......

Diabolik

martedì 12 aprile 2011

Parigi 4 anni dopo: una rivincita tanto attesa

Tanto è passato, era aprile 2007 quando al 28km ho abbandonato la maratona, c'ero rimasto molto male, gli allenamenti che avevo fatto, i km percorsi, ma il gran caldo di quel giorno e una giornata non proprio perfetta mi avevano costretto ad abbandonare la gara.
Tornare, quindi, aveva un sapore particolare, aveva uno spirito di rivincita molto forte.
Anche quest'anno il caldo si è fatto sentire, anche quest'anno tutto sembrava andare storto, la preparazione non era il massimo, ma qualcosa domenica mattina ha fatto scattare un meccanismo che forse non avevo mai provato prima di una gara, la mente rilassata e la voglia di correre, di correre forte verso il traguardo.
La maratona di Parigi è decisamente organizzata molto bene, la logistica gioca molto a favore e ogni cosa è curata nei minimi dettagli.
Il percorso è abbastanza impegnativo, la strada non è assolutamente piatta quasi mai, molti saliscendi impercettibili alla vista, ma che si sentono nelle gambe, i sottopassi del lungo senna, insomma non un metro facile, ma il calore della gente, l'incitamento modello "tour de france" in alcuni momenti, ti fanno scorrere i km molto piacevolmente.
In tutto questo sapevo di poter partire intorno ai 3'55/km, ma sembra impossibile, i km scorrono a 3'53, le gambe girano bene, solo un gran caldo nei primi 10km, dopo mi adatto anche a quello, sembra neanche sentirlo, il percorso è da pelle d'oca, si passa dalla bastiglia al chateau de vincennes, splendido, all'ippodromo nel bois de vincennes per arrivare alla mezza poco dopo, dove passo in 1h21m45, sto ancora bene, non sento ik nelle gambe, al 24° km si scende sul lungosenna, uno dei posti più belli della maratona, la gente è tantissima, il tifo alle stelle, un lungo tunnel mi porta al punto più critico, dove nel 2007 ho abbandonato la gara, quest'anno ho un appuntamento importante, lo passo con un po' di nostalgia e con molta emozione, ma con tanta voglia di rifarmi, avevo un conto in sospeso e me lo sono ripagato per bene, ancora 15 km, la tour eiffel sulla sinistra tanto bella e imponente, l'ingresso nel bois de boulogne, ultima fatica, lo stadio del parco dei principi, il roland garros, l'ippodromo di longchamp ci portano all'ultimo km, la mente si libera, le gambe volano ancora, km 42, rettilineo finale, ultimo sforzo, ultimi metri, il cronometro si ferma, 2h44m36sec, la partita è vinta, la rivincita è completa, Parigi val bene una maratona.
Non potevo chiedere di più, anzi neanche me lo aspettavo un tempo così, ma quando tutto gira per il verso giusto nulla ti può fermare, quando hai intorno un angelo tutto per te, nulla può andare storto.

Diabolik

mercoledì 23 marzo 2011

La stramilano compie 40 anni

Domenica si corre la stramilano, stramilano dei 50000, stramilanina e stramilano agonistica.
Tre competizioni che bloccheranno Milano dalle 9 alle 13, il milanese non podista saprà accettare la città chiusa per così tanto tempo?
Certo una volta era diverso, la stramilano dei top runners era al sabato pomeriggio, in pieno centro, diversi andate e ritorno tra Piazza del Duomo e Porta Venezia, la stramilano amatori si correva la domenica mattina alle 8.30, prima delle varie non competitive, ed era meglio, molto meglio.
Adesso bisogna aspettare le 10.45 e se la giornata è anche calda, di certo ciò non aiuta chi cerca la prestazione, l'attesa della partenza, inoltre non aiuta, abituati a gareggiare la mattina presto.
Un altro punto da considerare è proprio come la città viene coinvolta in queste manifestazioni, certo non è la maratona, dove la città non la accetta quasi per niente, la stramilano ha un fascino, ha una storia, ha una cultura, anche se domenica mattina non sarà difficile trovare il classico automobilista che deve andare a prendere il giornale a 100 metri da casa rigorosamente in macchina, parcheggiando in seconda fila, magari nell'edicola di viale Papiniano, per poi ovviamente andare a prendere l'aperitivo in piazza Wagner, dove la ricerca del parcheggio lo costringerà a farsi due o tre giri dell'isolato, ma l' importante è andarci in auto, l'importante è imprecare contro quei disperati che corrono in mutande e maglietta, alla ricerca di cosa poi, tanto non vinceremo mai la gara, perchè questo è il pensiero di questa gente che strombazza agli incroci e non può godersi una sana domenica in macchina per spostarsi di quasi 500 metri......e mica si può andare a piedi....no???
Ma noi correremo, ci prenderemo le nostre soddisfazioni, sapendo che tuttavia noi un risultato lo raggiungiamo, mentre loro, loro forse no, anche se pensano che gli scemi siamo noi.
Ci si vede domenica, cara Stramilano.

Diabolik

lunedì 21 marzo 2011

Roma da pacer : un museo a cielo aperto

"Fare l'assistente di gara vuol dire correre per gli altri, chi vuol correre per se stesso eviti di farlo e corra per se stesso", cosi il prof. Fulvio Massini introduce l' incontro con chi si deve prender cura di far fare il tempo agli altri.
Niente di piu' giusto, questo e' l'assistente di gara, o pacemaker che dir si voglia.
Un assistente di gara deve conoscere il percorso, deve sapere dove si puo' guadagnare e dove si puo' perdere, dove incitare e dove soprassedere, deve saper passare i rifornimenti a piu' maratoneti possibili, deve saper tenere l'entusiasmo nel gruppo che si forma.
Fare il pacer delle 3 ore ha i suoi risvolti positivi ma anche e soprattutto quelli negativi.
Perche' dico questo? Perche' 3 ore e' il muro da abbattere, e' il sogno di tanti scendere sotto le 3 ore, quindi l'obbiettivo e' 2.59.59 perche' quel sogno si avveri.
Roma e' un percorso difficile, molto affascinante, molto suggestivo, passare tra i vari monumenti che il mondo ci invidia non ha prezzo, e come dico nel titolo, la maratona di Roma e' un museo a cielo aperto.
La prima parte del percorso si puo' considerare scorrevole, diciamo che fino al 23^ km il percorso e' praticamente pianeggiante, si snoda tra l'ostiense, la basilica di San Paolo, Testaccio, San Pietro con la citta' del Vaticano e lo stadio Olimpico....poi una parte un piu' cupa fino al 32^ per ritornare in centro dove le bellezze della capitale si presentano in tutto il suo splendore.
E qui la maratona presenta il suo conto.
Iniziano i sanpietrini, sconnessi, sempre spaccapiedi e caviglie, i muscoli risentono della fatica, le salitelle di della fontana di Trevi, del Campidoglio, del Circo Massimo e la finale del Colosseo mettono a dura prova i maratoneti e in tutto questo gli assistenti di gara devono saper moderare il ritmo lungo il percorso al meglio per poter far arrivare i propri "angeli" nel miglior modo possibile.
Il gruppo delle 3 ore e' formato da chi puo' andar piu' forte e da chi ci tenta anche se l'impresa e' difficile, e proprio per questo si parte in 500 e si arriva forse in 15, perche' chi ne ha dopo il 30^ se ne va, mentre chi e' alla canna del gas si perde sperando di poter fare tesoro di quello che ha messo in cascina.
Ieri noi 5 assistenti abbiamo fatto il meglio di quello che si potava fare, abbiamo cercato di essere il piu' costanti possibili, siamo passati in 1.29.45 alla mezza, considerando che la seconda parte era piu' dura, abbiamo tenuto il gruppo piu' compatto possibile finche' abbiamo potuto, abbiamo spronato la gente ai bordi ad incitare i nostri passaggi, e devo dire che Roma ha risposto molto positivamente, abbiamo chiuso in 2.59.50, quello che dovevamo fare.
Un' altra giornata che mi ha dato molta soddisfazione.
Spero di aver regalato emozioni e sogni.
Alla prossima,

Diabolik

lunedì 28 febbraio 2011

Alla Roma Ostia dal cilindro esce sempre qualcosa

La Roma Ostia e' una gara che mi piace troppo e riesco sempre a tirar fuori qualcosa di magico.
Sapendo che non ero al massimo della condizione, sapendo che qualcosa mi frenava mentalmente, la paura di saltar per aria era veramente tanta, anche se, poi doveva essere, solo una tappa di avvicinamento alla Stramilano di fine marzo.
Invece la RomaOstia riesce sempre a strabiliarmi, a farmi trovare sensazioni particolari, a farmi correre veloce, a farmi invertare quello che in altre gare non riesco a trovare.
Sabato sera mi guardo allo specchio, intendiamoci non per vanita', si sono bello lo so, e mi dico: " forza, domani tira fuori quello che hai dentro", e in quel momento decido di partire forte, come va va.....

Il nuovo percorso, molto piu' veloce, secondo me, mi permette di partire fortissimo, la partenza e' in discesa, poi un giro dell'EUR, alcune curve a gomito, ma si scorre molto rapidamente, fino a riimmettersi nel vecchio percorso tra il terzo e il quarto km, dove inizia la lunga cavalcata verso il mare di ostia, 16km dritti, senza una curva con quache saliscendi ma velocissimi....sempre se ne hai...ovviamente.
Entro nalla gabbia di partenza, gia' affollata alle 8.45, molto concentrato, convinto sempre di partire forte, alle 9.15 circa lo start, giu' per la discesa, primo km a 3'20, forte ma sempre in discesa, poi mi assesto intorno ai 3'30/km, e i km scorrono, sono solo, un gruppetto e' avanti a me di 30 metri, ma non riesco a rientrare, non voglio rientrare, corro la mia gara in solitaria, arrivo alla famosa salita del camping, posta ora all'11^ km, la fatica inizia a sentirsi, la mia partenza sconsiderata anche, salgo a 4'05, lento, forse un po', ma non mollo, anzi scatta la molla del non arrendersi mai, la lunga discesa si avvicina, 3'22 il parziale del km, e adesso ancora 9 km, i piu' veloci, strapiatti, forse in leggera anche se impercettibile discesa, 3'34, 3'35,3'34...e via via un sesseguirsi di km, fino al 18^ dove faccio i primi conti e ho la percezione di poter andare sotto l'1.16, e mancano solo3km, non posso crollare ora, non saro' mica pazzo....
Si arriva ad Ostia, dove fino all'anno scorso, iniziava la parte difficile, l'avanti e indietro sul lungomare, dove il vento riusciva a farti perdere parecchi secondi, quest'anno solo 280 metri di andirivieni, e con poco vento.
E' fatta, l'arrivo e' li davanti a me, 100 metri, ormai ci sono, la gioia e' veramente incontenibile, 1.15.25, nuovo di pb di categoria MM45, e chi mai l'avrebbe detto, non ci credo di avercela fatta.
Infine vorrei fare i complimenti all'organizzazione della gara, il G.S. Bancari Romani, impeccabile come sempre, che tra l'altro, ha portato alla partenza circa 700 soci, alla grande prestazione di Anna Incerti, vincitrice della gara femminile con una prestazione eccezionale, e a chi, nonostante un allenamento precario delle ultime settimane ha portato a termine una gara che mai avrei pensatoe mi ha ha dato un'altra grande soddisfazione.
Ed ora, sotto con la Stramilano.......passando da...........non lo so ancora......

Diabolik

mercoledì 9 febbraio 2011

Dove, quando e.......

E' un pò di giorni che ci penso.....
Avevo un 'idea all'inizio dell'anno, preparare la Roma Ostia in maniera decente, ma sono partito con il piede sbagliato, i primi 10 giorni dell'anno non mi sono praticamente mai allenato, forse 30 km in tutto, poi mi sono messo di buona lena e ho iniziato a prepararmi seriamente, stavo andando anche abbastanza bene, quando verso la fine di gennaio inizio a non stare bene, gli allenamenti diventavano pesanti e difficili da recuperare, una leggera influenza ha poi contribuito a rallentare ancor di più il tutto, ed oggi dopo 10 giorni circa ancora non mi sento in perfette condizioni, non di forma, quella lasciamo perdere, ma fisiche.

pensando......R-O o alla Stramilano?

A questo punto, un dubbio mi attanaglia..... continuare e cercare ancora nella Roma Ostia quel time che vorrei, o usare la R-O come allenamento, e tentare tutto sulla stramilano, compromettendo poi magari la preparazione per la maratona primaverile?

Giornate come oggi, o come quella di domenica mi fanno sperare ancora nella R-O, ma quando il ritmo si avvicina a quello gara, la testa non risponde come dovrebbe.
Vorrei essere un indovino e vedere come andrà a finire prima del tempo......
ma alla fine, anche no, correre è bello in qualsiasi modo, condizione e volontà.......
quindi lascerò fare al caso.... e vedremo che succederà.


Diabolik





Visualizzazioni totali