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giovedì 28 aprile 2011

La prima 50km con annesse follie di primavera.....

Quando ho deciso di correre la 50 di romagna, ho anche deciso di fare una follia, si sa la primavera è il periodo delle cose pazze, ma questa lo è per davvero....
Ho deciso, anzi mi sono convinto che era l'anno per correre il Passatore, 100 km da Firenze a Faenza passando tra l'appennino tosco emiliano, correndo dalle 15 di sabato  28 maggio fino a chissà che ora, e sarà notte quando si arriverà in quel di Faenza.
Il Passatore, a detta di esperti, è una fatica mentale più che fisica, bisogna essere pronti a correre per 100 km con la testa, e questo, credo, sia l'anno giusto.
50 km, alla fine non sono tanto più lunghi di una maratona, con Roma, Parigi e Padova alle spalle, affrontarli non è stato così strano, certo la distanza può far paura, ma sto vivendo un buon momento e sono arrivato molto bene al 37° km, dove un problema all' inserzione del quadricipite sinistro mi ha costretto a rallentare e a perdere terreno e tempo.
Ho chiuso in 3ore45 minuti, soddisfatto, perchè credo che nelle 3ore30 c'ero, quindi ora si va avanti nella preparazione mentale e fisica del Passatore.....
Ho sciolto le riserve, qualcuno già sapeva di questa mia follia, ora la rendo pubblica, non nascondo anche qualche ambizione sia cronometrica che personale, so che potrò contare sull'assistenza che sarà curata nei minimi particolari dal mio angelo custode, so che, comunque vada, sarà un'esperienza unica.
Inoltre, un pezzo di passatore lo correrò anche per un mio carissimo amico, che, purtroppo a causa di un infortunio, non potrà correrlo, e mi piacerebbe farglielo vivere in qualche modo.
Ora andiamo a correre che il 28 maggio è dietro l'angolo, a presto......

Diabolik

martedì 12 aprile 2011

Parigi 4 anni dopo: una rivincita tanto attesa

Tanto è passato, era aprile 2007 quando al 28km ho abbandonato la maratona, c'ero rimasto molto male, gli allenamenti che avevo fatto, i km percorsi, ma il gran caldo di quel giorno e una giornata non proprio perfetta mi avevano costretto ad abbandonare la gara.
Tornare, quindi, aveva un sapore particolare, aveva uno spirito di rivincita molto forte.
Anche quest'anno il caldo si è fatto sentire, anche quest'anno tutto sembrava andare storto, la preparazione non era il massimo, ma qualcosa domenica mattina ha fatto scattare un meccanismo che forse non avevo mai provato prima di una gara, la mente rilassata e la voglia di correre, di correre forte verso il traguardo.
La maratona di Parigi è decisamente organizzata molto bene, la logistica gioca molto a favore e ogni cosa è curata nei minimi dettagli.
Il percorso è abbastanza impegnativo, la strada non è assolutamente piatta quasi mai, molti saliscendi impercettibili alla vista, ma che si sentono nelle gambe, i sottopassi del lungo senna, insomma non un metro facile, ma il calore della gente, l'incitamento modello "tour de france" in alcuni momenti, ti fanno scorrere i km molto piacevolmente.
In tutto questo sapevo di poter partire intorno ai 3'55/km, ma sembra impossibile, i km scorrono a 3'53, le gambe girano bene, solo un gran caldo nei primi 10km, dopo mi adatto anche a quello, sembra neanche sentirlo, il percorso è da pelle d'oca, si passa dalla bastiglia al chateau de vincennes, splendido, all'ippodromo nel bois de vincennes per arrivare alla mezza poco dopo, dove passo in 1h21m45, sto ancora bene, non sento ik nelle gambe, al 24° km si scende sul lungosenna, uno dei posti più belli della maratona, la gente è tantissima, il tifo alle stelle, un lungo tunnel mi porta al punto più critico, dove nel 2007 ho abbandonato la gara, quest'anno ho un appuntamento importante, lo passo con un po' di nostalgia e con molta emozione, ma con tanta voglia di rifarmi, avevo un conto in sospeso e me lo sono ripagato per bene, ancora 15 km, la tour eiffel sulla sinistra tanto bella e imponente, l'ingresso nel bois de boulogne, ultima fatica, lo stadio del parco dei principi, il roland garros, l'ippodromo di longchamp ci portano all'ultimo km, la mente si libera, le gambe volano ancora, km 42, rettilineo finale, ultimo sforzo, ultimi metri, il cronometro si ferma, 2h44m36sec, la partita è vinta, la rivincita è completa, Parigi val bene una maratona.
Non potevo chiedere di più, anzi neanche me lo aspettavo un tempo così, ma quando tutto gira per il verso giusto nulla ti può fermare, quando hai intorno un angelo tutto per te, nulla può andare storto.

Diabolik

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