Giovedi 1 novembre, giorno della partenza, i voli su New York sono ormai tutti confermati, il mio volo prevede scalo a Bruxelles, dove arrivo dopo 1 oretta di volo da malpensa, 2 ore di attesa e il volo sn501 della brussel airlines spicca il volo verso il JFK dove atterra dopo circa 8 ore di volo con una precisione svizzera.
All'immigration ci attende molta coda, d'altronde dopo 2 giorni di chiusura, bisogna smaltire gli arrivi anche dei voli riprotetti.
All'uscita troviamo una giornata soleggiata, un leggero venticello, ma molto gradevole, il taxi che ci porta a Manatthan scorre veloce sulle strade quasi deserte, d'altronde la benzina scarseggia e quindi se ne fa uso con parsimonia. L'ingresso in citta' ci immerge in quello che e' effettivamente accaduto, la metropolitana viaggia a singhiozzo, i tunnel sono chiusi e il servizio di bus sostitutivo per chi deve tornare a Brooklyn ha code kilometriche, non scherzo, penso di non aver mai visto una coda cosi lunga di gente in attesa.
Altro, sinceramente, non ho visto, un po' il fuso orario, un po' la stanchezza, ci fanno andare a mangiare e andare a letto presto, in attesa dell'arrivo con altro volo degli altri compagni di casa.
Venerdi mattina, complice il mio polpaccio contratto non esco a correre, quindi non vedo il parco chiuso e la gente che corre lungo il perimetro esterno.
Girovando il pomeriggio , un po' per Times Square e dintorni, decidiamo di andare a vedere effettivamente Lower Manatthan, con la metro fino alla 34, limite di percorrenza e poi a piedi in giu', ma il nostro viaggio si ferma alla stazione metro della 34, quando una ragazza si avvicina, ci guarda e ci dice: " The marathon has been cancelled".
Credo ad una bufala, non voglio credere ad una sconosciuta con tanto di sacchetto con pettorale in mano, si cerca uno starbucks in fretta e furia, per attivare il wifi, si trova velocemente, ci si collega e si scopre che la notizia e' reale, la maratona non si corre.

Il mio telefono intanto impazzisce, dall'italia mi arrivano decine di sms sull'annullamento, sono un po' in trans, e rispondo a tutti con un semplice "si e' vero".
Dopo un 'oretta passata a parlare della cancellazione, ormai siamo a ny, scatta il piano B, la maratona non si corre, quindi niente carico di carboidrati e mi dedico a mangiare porcherie, fish&chip, il mio piatto preferito diventa un'assoluta passione, accompagnati da buona birra fresca.
Il pomeriggio e' dedicato alla visita di Harlem, un quartiere anni fa difficile, ma oggi visitabilissimo e anche molto carino, dove si vede una ny diversa dai grattacieli e dal lusso di poche vie piu' sotto dell'upper west.
I runners sono arrivati praticamente tutti e organizzano per domenica mattina una corsa all'interno del parco, ormai riaperto, di due giri, pari a circa 20km, io invece organizzo di correre gli ultimi 17 km della maratona, che andando da casa al queensboro e ritorno fanno altrettanti 20.
Domenica mattina alle 9 partiamo per andare al queensboro, di corsa lenta, arriviamo al quennsboro e partiamo da quello che sarebbe stato il 16 miglio, poche centinaia di metri e una signora ci urla come se la maratona ci fosse davvero, mai mi sarei aspettato di trovare del tifo sulla first avenue, la strada scorre, scopro della presenza di una pista ciclabile sulla first, mai vista anche perche' durante la maratona ' piena di gente quindi invisibile, piu' saliamo verso il bronx, e piu' vediamo code di macchine, macchine che sono in coda ai distributori di benzina, gente a piedi con le taniche, se ci fosse stata la maratona questa gente li non poteva esserci, altri disagi per chi, da pochi giorni, si e' visto passare un uragano davanti agli occhi.
In conclusione, sapete tutti, quanto io amo NY e la sua maratona, non a caso ci sono stato per ben 16 volte, sono il primo a dire che e' un businnes, un businnes da 380milioni di dollari per la citta' di ny, evento che fattura piu' del natale, ma non credo che ci abbiano fatto andare la apposta, io credo che Bloomberg ci volesse veramente far correre, ma purtroppo anche in america la politica conta, purtroppo le elezioni del presidente erano troppo vicine alla maratona, purtroppo i generatori usati dalle varie emittenti televisive in times square e in rockfeller plaza non sono stati nominati per dare la corrente alla popolazione, solo quelli del NYRR andavano bene, ma alla fine quello che conta che l'anno prossima si tornera' per correre la mia 16bis, con pettorale confermato o da confermare, poco importa, NY val bene un viaggio ed e' stato giusto che non si sia corso.
Diabolik