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martedì 30 novembre 2010

Pacer a Firenze : che divertimento

Quando ho accettato la proposta di fare il pacer delle 3 ore, dapprima ero molto contento, poi col passare del tempo, mi ha assalito una certa paura di non riuscire a correre tutta la maratona a ritmo costante.
Sai saltare quando corri per te stesso è una cosa, far saltare gli altri che si affidano al tuo passo è un'altra.
Tutto comincia all'expo sabato pomeriggio, prima la riunione tecnica tra tutti i pacer, regole di comportamento, consigli, ci conosciamo tra noi, i 4 delle 3 ore.
Iniziamo a studiare una tattica da tenere, ma poi preferiamo parlarne la domenica mattina prima del via.
Dopo la riunione, restiamo allo  stand dei pacer di Training Consultant, con ognuno la propria canotta del tempo che dovrà tenere, e vari maratoneti domandano, si fanno conoscere, chiedono consigli.
Alle 17 ci presentano sul palco centrale, mai avrei pensato che ci fosse tanta gente alla presentazione, davvero molta e l'emozione e l'adrenalina sale.
Intanto allo stand dell' asics arriva il grande Stefano Baldini, ovviamente io e Gigi, altro pacer delle 3 ore, facciamo una foto con lui, e Baldini quando ci vede con le canotte delle 3 ore, dice: " uè ragazzi, questi vanno forte", e detto da lui.....non può che far solo piacere.
Dopo la presentazione, ancora qualche chiacchera e poi a cena, la serata è freddissima e non promette nulla di buono per il giorno dopo, le previsioni danno pioggia e freddo e mai come stavolta sono state azzeccatissime.
E arriva la domenica, l'appuntamento è in piazzale Michelangelo alle 7.30, esco dall'hotel per incamminarmi verso le navette che porteranno i maratoneti alla partenza, pioviggina e il freddo si sente.
Intanto che aspettiamo la partenza, la pioggia aumenta la sua intensità, a mezzora dalla partenza piove forte e il freddo è sempre più pungente, ci attacchiamo i palloncini gialli delle 3 ore e andiamo in griglia.
Alle 9.20 si parte, la partenza è in discesa, cerchiamo di tenere subito un passo tranquillo, non vogliamo partire a razzo, il primo km viene a 4'12, considerando che dobbiamo andare a 4'15, siamo stati grandi.
I km scorrono via con una precisione spaventosa, ad un tratto mi giro e vedo che avremo almeno 200 maratoneti dietro che ci seguono, tutti che si affidano a noi, Claudio e Massimiliano tirano il gruppo davanti, io e Gigi stiamo in mezzo a parlare, a dar consigli, a tenerlo unito.
Al 19° km, in una strada stretta, la mia maratona potrebbe finire, un' ambulanza vien contromano, mi sposto verso sinistra, ma purtroppo non vedo un paletto alto circa 150cm, lo prendo in pieno petto, cado, sbatto il ginocchio e il braccio, mi rialzo, non capisco bene cosa sia successo, riparto a correre ma il ginocchio mi fa molto male, zoppico, credo di non farcela, ma ci provo, corro il km zoppicando a 4'20, mica male, mentre col passare del tempo, torno a correre normale, sembra tutto passato e riprendo il ritmo giusto.
Intanto si passa alla mezza in 1.29.45, perfettamente in linea, diamo il cambio a Claudio e Max, ci mettiamo davanti con Gigi. I km scorrono sempre precisi, incitiamo sempre i nostri atleti, tentiamo di tranquillizzarli, di farli rilassare. Al 35° km siamo in centro, il duomo è pieno di gente, il tifo è alto, ormai siamo a poco dalla fine, siamo ancora in tanti, al 39° il passaggio sul ponte vecchio è da brividi, che bello, poi Piazza della Signoria, e di nuovo il Duomo, siamo al 40°, due soli km, incitiamo a chi ne ha di andare, di non aspettare noi, a chi sta per perdersi di tenere duro, solo un 2000, dai, non ci si può perdere adesso, ultimi 500 metri, siamo in orario perfetto, arriviamo a braccia alzate, tagliamo il traguardo in 2'59'07.
Appena arrivati, il momento più bello, tantissimi che ci abbracciano, ci ringraziano, ci baciano, vogliono farsi fotografare con noi, semplicemente bello.
Era la prima volta che facevo il pacer, non pensavo di divertirmi così, non pensavo che avrei potuto far vivere a diversa gente un' esperienza splendida, non ho corso per me, ma penso che quello che ho fatto è stata una delle mie più belle maratone.

Sotto i passaggi, più regolari di così non si poteva.


mercoledì 10 novembre 2010

Tra le strade delle grande mela

E siamo a 14.
Come sempre forti emozioni, forti sensazioni, NY sempre unica.
La mattina, la sveglia suona alle 4.30, la maratona inizia ben presto, il trasferimento a Verrazzano è alle 5.30. Esco di casa, solito appartamento ormai collaudato a due passi da Times Square, il buoi è ancora pesto e una forte aria gelida si sente che attraversa il mio corpo, un freddo che poi mi accompagnerà per tutta la gara.
Tra le strade di Manatthan, nonostante l'ora, è già piena di maratoneti che vanno verso la partenza, durante il trasferimento cerco di isolarmi con la mente, cerco di non pensare che lì, a Manatthan, ci devo tornare a piedi dopo 42km, mantre nella mia mente tornano i ricordi degli altri anni.
Arrivo a Verrazzano che è ancora buio, l'alba si sta alzando, già migliaia di persone si accalcano sotto le tende per ripararsi dalle ondate di vento gelido, e mancano solo 3ore e mezzo alla partenza.
Bevo un  the caldo, consegno la sacca e attendo l'apertura delle griglie. La mia è arancio, prima griglia, prima volta che parto nel settore arancio,dopo 11 blu e 2 verdi.
Alle 8.30 sono in griglia tra mille persone, molti italiani,  ovviamente.
Alle 9 inizia il trasferimento dalla griglia al ponte, e una volta sul ponte mancano 30 minuti allo sparo.
Dopo l'inno americano e il "good luck" di Mary Wittemberg, presidente del NYRR, si parte.
Già sul ponte il vento si sente, 1° miglio tutto in salita, parto tranquillo, vorrei impostare la gara a 3'48/50, ma solo dopo il Verrazzano, salita e discesa non ti fanno impostare un bel niente, anzi salgo fortino, circa a 4 e scendo forte, a 3'30, poi tento di assestarmi sul ritmo ma i primi km o miglia, che dir si voglia, vengono sempre più forte, complice l'entusiasmo della gente di Brooklyn, che come al solito è fantastica, diciamo che Brooklyn è il vero tifo della maratona, è gente vera, è gente del posto, portoricani, messicani, irlandesi, italiani e altri, mescolati in una serie di varie etnie, ma uniti nell'incitare i maratoneti, dal primo all'ultimo senza distinzione.
Ho la fortuna, o anche sfortuna, di correre da solo, e a NY sembra incredibile, dal 5° all' 8° miglio, ho tutto il tifo per me, il mio nome viene urlato continuamente per via di leggerlo sulla canotta. All'8° miglio, uno dei momenti sempre più affascinanti, 600 metri di salita, le gambe volano, il respiro non si sente, il tifo è ai massimi livelli, il mio crono procede sui 3'48, mi sento bene, ho solo freddo, non mi sono ancora scaldato, ogni tanto una folata di vento mi congela ancora di più, ma le miglia scivolano via fino alla mezza sul ponte che ci porta nel Queens, dove la maratona transita per un paio di miglia, abbastanza anonime, c'è sempre tifo ma Brooklyn è diversa, e poi il Queens è anche l'imbocco del "terribile Queensboro", il ponte con 800 metri di salita che è anche una specie di termometro sull'andamento della maratona.
Lo affronto con rispetto, è lungo, se sbagli non perdona, salgo a 4'05 circa, scollino, 200 metri circa in piano e poi inizia la discesa, discesa che ti porta a Manatthan, sulla first avenue, 6km di saliscendi.
So che a fine discesa, il silenzio del ponte interrotto dal fischio del vento tra le arcate, si trasformerà in un tripudio di tifo, i colori e la gente della first, e qui ci sono moltissimi parenti e amici dei corridori, ti fanno volare verso il Bronx, anche qui corro in solitudine parecchi metri, e correre da solo sulla first non ha prezzo.
Arrivo nel Bronx, 20° miglio, 32km fatti, la media è ancora 3'50, sto andando bene, le gambe vanno ancora, recupero gente che inizia a sentire la fatica.
Dopo un miglio, o poco più di Bronx, si torna a Manatthan, sulla 5° avenue, anche qui lunghissima, circa 3km con la salita di almeno 1km che porta a Central Park, una salita a gradini, nel senso che non vedi mai l'ingresso del parco, una salita che ha fatto svanire i miei sogni di gloria.
Inizio a perdere le forze, le gambe non rispondono, mi sento perdermi, entro nel parco, ma ormai il ritmo scende, vado a 4'30 almeno, non guardo l'orologio per evitare traumi mentali, l'unica cosa che funzione è la testa, tento di risollevare il mio stato d'animo, ogni passo credo di cadere per terra, non sento più i piedi che appoggiano a terra, mi sento svenire, manca 1km ormai, continuo a farmi coraggio, 500 metri, è fatta, la finish line è lì davanti, la vedo ormai, un passo dopo l'altro, sono sfinito, passo il traguardo e mi blocco, è fatta, non come volevo, ma è fatta lo stesso, 2h46m28s.
Dopo il traguardo, cammino verso la medaglia, me la mettono al collo e la bacio, me lo merito, la foto di rito, il pellegrinaggio verso i pulmini per ritirare la sacca, il mio è il penultimo, circa 2km ancora, finalmente un raggio di sole mi scalda, sono stanchissimo, ma anche questa è messa nel cassetto, e la mente pensa a quella del 2011......

NY where the world comes to run.

con affetto
Diabolik

martedì 2 novembre 2010

Quanti ricordi

In questa settimana che precede la partenza per New York mi vengono in mente tanti ricordi delle varie partecipazioni passate nella "grande mela".
Quest'anno siamo a 14.
Mi vengono in mente la prima maratona, nel 1997, che poi è stata la mia prima maratona in assoluto ed anche l'unica in tante edizioni fatte corsa sotto il diluvio dal 25° km alla fine.
Mi ricordo l'emozione di quei 500 metri finali, quando rientri nel parco e vedi la finish line e concretizzi il fatto che l'hai finita, non posso non ricordare il 2000, ancor oggi l'anno della mia miglior prestazione a NY, il 2001, due mesi soli dopo la grande tragedia delle torri, una maratona dal sapore morto particolare, corsa con il pianto, ma anche con la forza di rinascere di quella splendida città, il 2003 con l'indian summer, quasi 30 gradi, l'anno dove, forse, ero meglio preparato ma il caldo mi ha ucciso, e non solo a me, il 2006, l'anno della decima, con una grande festa nel dopo gara insieme a tantissimi amici in un locale texano, il 2009 con il gruppone della mia società, dove non solo la gara ma anche i tanti appuntamenti hanno tenuto in piedi una trasferta memorabile.
Ed eccoci a quest'anno, pronti a partire dopodomani con tanta, tanta voglia di correre, tanta voglia di essere già lì, tanta voglia di rivedere central park e tanto tanto ancora.......
Vi terrò aggiornati da NY, domenica ore 9.40 sparo del cannone, pettorale 2224 si parte e dopo.....h... si arriva.

new york, where the world comes to run.

Diabolik

sabato 23 ottobre 2010

La gioia di far correre

Il mondo della corsa è, ormai, da circa tre anni anche il mio lavoro.
E lavorarci sta diventando anche piacevole.
Lavorare non è solo vendere scarpe, abbigliamento, accessori.... è anche aiutare qualcuno a raggiungere degli obbiettivi.
Molta gente che entra in negozio,lo fà perchè è all'inizio del suo cammino podistico, chiede consigli, aiuti su come svolgere allenamenti, si inizia a parlare di corsa e tutto mi questo mi avvolge in una voragine di parole che non smetterei più di parlare.
A giugno ho iniziato a seguire un ragazzo che partiva da zero, ma da zero intendo da zero metri, ha incominciato, si è fatto prendere dalla passione, e dopo un mesetto si presenta in negozio e mi chiede: " io vorrei correre una mezza"..... da lì abbiamo incominciato un cammino che lo ha portato domenica scorsa a Cremona ad affrontare la sua prima mezza, una mezza col botto, 1h41....quando solamente tre mesi fà, manco faceva un metro.
La soddisfazione è stata tanta, durante questi mesi, non pochi sono stati i momenti di sconforto, gli allenamenti che non venivano, i test fatti anche con difficltà, gli adattamenti a determinati ritmi, insomma è stata dura ma il cammino è stato vincente, e non c'è altro che può darti gioia che vedere una persona che hai aiutato essere al settimo cielo.
Questo è solo uno dei vari esempi che potrei portare, non ultimo la gioia di vedere chi prima si allenava, perchè si allenava, non posso dire di no, ma magari si allenava male o con poca voglia di soffrire, ma oggi è totalmente cambiata e oggi ha raggiunto obbiettivi prima quasi impensabili.
Correre è una gioia, un piacere, far correre è ancora più bello, non smettete di farlo.

Diabolik

martedì 19 ottobre 2010

NY 2010 : ormai manca poco

E ci risiamo.
18 giorni alla maratona di New York.
Quest'anno sarà la mia 14° presenza, dal 97 non ne salto una.
Forse può sembrare esagerato, forse può sembrare pazzo, forse può sembrare snob, forse può sembrare tanta altre cose, ma correre sulle strade della "grande mela" , per me, ha un sapore particolare.
Quando ci andai per la prima volta alla maratona di NY, non pensavo che ne avrei corse così tante tutte in fila, ma ogni anno, quando aprono le iscrizioni, sono lì, pronto a inserire i dati e iscrivermi.
Le ho provate tutte, correrla per il tempo, correrla per allenamento,correrla....e basta.
Quest'anno ci provo, non sarà facile, l'adattamento alla città, il fuso orario, l'attesa alla partenza, gli imprevisti che una maratona ti può portare, ma io ci voglio provare, io voglio tentarci.
NY 2009: arrivo
Proverò a scendere sotto quel muro delle 2h40, ma se poi arriverà un 2h42/43 andrà bene lo stesso, forse non avrà lo stesso sapore, ma sarà sempre una grande gioia. E se non arrivasse un buon risultato, ma chissà, sicuramente non sarò contento, ma che devo fare, aspettiamo il 7 novembre e vedremo.
Insomma un'altra sfida alla mela è partita, e speriamo di "morsicarla" fino in fondo....

Diabolik

martedì 28 settembre 2010

42195 metri a Berlino

Svegliarsi la mattina e vedere che sta diluviando non è il massimo della vita sapendo che dopo qualche ora bisognerà correre una maratona.
Sinceramente ho anche pensato di girarmi dall'altra parte del letto e non correre, ma è durato solo un attimo, che eccomi in piedi e inizio la vestizione per la gara.
Nell'hall dell' hotel, il discorso comune è la pioggia, fortunatamente l' intensità è diminuita, l' appuntamento con i compagni di "merende" è alle 7.15, la metropolitana che ci porta verso la partenza è a 150 metri, e si inizia ad assaporare la fresca mattina berlinese, nel frattempo incomincia ad entrarmi quella voglia di correre che mi prende talmente tanto che manco mi accorgo di quanto piove ancora.
In zona partenza, migliaia di maratoneti sono alla ricerca della propria tenda per depositare la borsa, le file ai bagni sono kilometriche, la pioggia continua a scendere e mi incammino verso la mia "gabbia" di partenza.
Ero nella prima "gabbia", la A, quella con i top runners, tanto che davanti a me partono i pacer del passaggio alla mezza in 1h02, da paura, da brivido vedersi un cartello così davanti.
Alle 9.03 precise il colpo di pistola, con il mio staff, che mi ha seguito in questi mesi, si era deciso di partire a 3'48/3'50/km, il percorso è scorrevole, bisognava solo stare attenti alle migliaia di pozzanghere, i km scorrono uno dopo l' altro, mi sembra di far girare le gambe abbastanza bene, non guardo intorno, sono molto concentrato tanto da non accorgermi neanche di passare in Alexanderplatz, intorno al 20° km vedo un'amica romana, Patty, che è in attesa del fidanzato, dove lo accompagnerà per la seconda mezza, mi incita e mi scatena una forte adrenalina, anche perchè so che alla mezza ci sono i miei supporters, passo alla mezza in 1h20, più o meno in tabella come da programma, fino al 25° km tutto procede bene, ma dietro l'angolo in una maratona si nasconde sempre qualcosa, una spia si accende, incomincio a rallentare di qualche secondo, le gambe non girano più bene, continua a piovere e inizio a sentire freddo, al 27° circa vedo una metro, la tentazione di prenderla e ritirarmi mi viene, ma mi convinco ad andare avanti, il km successivo lo corro in 4'07, un'altra fermata della metro mi chiedo dov'è, la vedo ma riesco a non prenderla, vado avanti, mi dico di andare al 30° e poi mi fermo, ma la crisi come è arrivata se n'è anche andata, la testa ha lavorato benissimo, torno a correre sotto i 4/km, le gambe si riprendono, al freddo sopraggiunge una sensazione di benessere e i km tornano a scivolare via abbastanza velocemente, al 40° riesco ancora ad andare a 4, ormai mi dico manca poco, continuo a parlarmi, penso a chi ancora ha tanti km da fare dietro di me, continuo a credere nel risultato, 41° km si entra nel vialone di arrivo, la porta di Brandeburgo si vede in lontananza, passarci sotto a 400 metri dall'arrivo è stato molto emozionante, rettilineo finale, vedo il crono a 2'44'40, provo a "sprintare" per stare sotto le 2'45, ma sono ancora lontano, le gambe reggono, sembrano volare dopo 42km, una sensazione unica, ma non ci riesco e chiudo in 2h45'02. Peccato ma la gioia supera ogni cosa, è fatta, un telo per coprirmi, la medaglia, il bacio alla stessa, il recupero della borsa, lo spogliatoio, tutto viene fatto con un'emozione fortissima, aver vinto la crisi mi ha dato una carica eccezionale.
Sembra banale, ma posso sicuramente concludere dicendo, Berlino : muro abbattutto.

Diabolik

martedì 14 settembre 2010

La duchessa di Parma

Correre a Parma è sempre stato particolare, 3 giri da 10550 metri, lo considero un allenamento più mentale che fisico, ma di grande importanza in vista delle maratone autunnale.
Il mio allenamento prevedeva 14km molto tranquilli, a 4'30 circa, corsi un pò con Pier, che trovo al 3° km e si domanda come faccio a trattenermi così, e un pò con Matteo preso al 6° km.
Con loro corro fino al 14°, Pier farà la mezza, Matteo dovrebbe fare la 30 in vista del mezzo Ironman dell' Elba.
Al 14° km, come da programma, inizio la mia serie di 3000 in progressione, 3'47 la media del primo, recupero 2km a 4'10 e parto per il secondo 3000,media 3'35, 2km di recupero a 4'06, terzo 3000 in 3'38 recupero di 2km in 4'08, e ultimo 2000 in 3'40, poi il pezzo finale a 3'50.
Chiudo la gara in 2h10m46sec, l'allenamento è stato ottimo e ora inizia la rifinitura.
A presto
Diabolik

http://connect.garmin.com/activity/48956503

sabato 11 settembre 2010

Un lungo in vista della maratona

34km140metri percorsi in 2ore29m30sec....
Questo il lungo di lunedi 6 settembre corsi in sardegna ad Olbia lungo la litoranea che porta a Golfo Aranci.
Sono le 6.35 del mattino, la temperatura è ancora fresca, è ancora buio, ma i km da fare sono tanti e bisogna iniziare.
Parto ad andatura moderata, lenta, pian piano che i km passano mi assesta intorno ai 4'30/km, la strada è panoramicamente molto suggestiva, le prime luci del giorno esaltano i colori del mare della sardegna, non c'è nessuno in giro ancora, sono solo fra mille pensieri, mentre i passi, uno dopo l'altro, rompono il silenzio che mi circonda.
Dopo 1h50, alterno 2 minuti a 3'45 con 2 minuti a 4'15 per 6 volte, corro altri 2km a 4'15 e chiudo con 5 minuti a 3'45 alternati con 1 minuto a 4'15 circa....
Ormai sono le 9 del mattino, l'allenamento è svolto, la città di Olbia intanto si è svegliata, e io mi godo ancora qualche giorno di mare, in attesa della maratona che verrà...
Diabolik

http://connect.garmin.com/activity/48488936

mercoledì 28 luglio 2010

1000 metri herculis a Montecarlo

Quando mi è stato detto di partecipare ai 1000 metri di Montecarlo, mi è sembrato subito esaltante e in effetti così è stato.
Cosa sono i 1000 metri herculis??
A Montecarlo, prima del meeting vero e proprio del 22 luglio scorso, organizzano una serie di 1000 metri in pista dello stadio Louis II, suddivisi per categorie a partire dai bambini della scuola di atletica, in questo caso del 2002 fino ai "veterani3".
La prima gara parte alle 14, l'ultima alle 18.30, poco prima del meeting che ha avuto inizio alle 19.
Io corro l'ottava gara, in batteria siamo in 25, l'appello viene fatto 20 minuti rima del via in uno stanzone sotto lo stadio, poi a 10 minuti dal via, con un giudice di gara, il gruppone viene portato in pista.
L' ingresso in pista, poco prima del via, ti carica all' inverosimile, la pista è morbidissima, nuovissima, 2 allunghi e sento le gambe volar via, la giornata sembra sia quella giusta.
Nuovo appello per lo schieramento e il colpo di pistola.
E'un 1000, quindi subito a tutta, non bisogna tenersi, sarebbe poi troppo tardi per recuperare concorrenti.
Il primo 400 lo passiamo in 1'11, sono in quarta posizione, ben attaccato al trenino, al 600 e quindi al suono di campana per il giro finale, il secondo produce un allungo che solo il terzo e io teniamo, quello che ha condotto i 600 metri molla, a 200 metri dall'arrivo sono sempre terzo, mi si affianca qualcuno, non mollo, anzi trovo la forza per allungare, voglio il podio, e lo ottengo... chiudo in 2'53'40, un ottimo risultato direi.
Appena arrivati, i primi tre ci incanalano verso il podio, premiazione di rito, salgo sul podio, mentre sui due schermi giganti delo stadio scorrono le immagini, mi vedo in diretta sul podio, un' emozione incredibile, una giornata fantastica.
Oltre alla medaglia e vari prodotti gadget, anche 2 biglietti omaggio per assistere al meeting, e poi una bella doccia, un giro in spiaggia, qualche altra gara e il ritorno verso Milano contento di una buona prestazione e di esserci stato.

Diabolik

martedì 15 giugno 2010

I 10000 dell'olimpico......

......sono finiti dopo 5000 metri.
L'infortunio del sabato precedente mi ha condizionato molto di testa, mi ha fatto correre con la tensione e la paura di non farcela, e quando corri così tutto si rivela un fallimento.
Peccato perchè ormai nei mille giravo a 3'10, mi sono allenato duramente per 2 mesi, ma nel raggio di un 1000 tutto si è frantumato.
L'olimpico di Roma, lo stadio dei Marmi per il riscaldamento, il tunnel che porta all'olimpico......un'esperienza fantastica.
Peccato, ci riproveremo, andrà meglio???????'  Mah non si sa, l'importante è riprovarci.
Ora un pò di relax e poi sotto con la maratona autunnale, non so ancora in quale ci proverò, ma sicuramente ci proverò.....

martedì 25 maggio 2010

......sotto le stelle.


                                                                                                              34'38  10 km

giovedì 1 aprile 2010

Una gara diversa....

Dopo tanta corsa, domenica scorsa 28 marzo, mentre gli italiani andavano a votare, io sono stato a Manerba del Garda per una gara di duathlon sprint, cioè 5km di corsa, 20 km di bici e ulteriori 2,5km di corsa.
Oltre 300 duathleti hanno preso il via, tra cui anche 17 road runners.
Non essendo un ciclista con i fiocchi, ho puntato tutto sulla corsa, anche se non pensavo che molti partissero cosi forte, il primo km il mio garmin ha segnato un ritmo a 3'09, veramente molto forte, pensavo di stare intorno ai 3'30, anche perchè dopo bisognava pedalare, comunque strada facendo concludo la frazione in 17'20 (3'28km), entro in zona cambio, cerco la bici, tra le oltre 300, cambio le scarpe e via per la frazione in bici, che per uno come me, che in bici non saliva credo da agosto, era abbastanza impegnativa.
Parecchi saliscendi nei 20 km, tra i quali anche 2 bei strappetti, concludo la frazione in bici in poco più di 38', perdendo ovviamente diverse posizioni, rientro in zona cambio, deposito la bici e parto per la treza frazione, quella nuovamente di corsa.
In un primo momento sento le gambe di legno, che brutta sensazione, poi via via si sciolgono e riesco ancora a correre a 3'38/km, supero diversi concorrenti e giungo al traguardo in 1'07.57
I compagni di squadra ben più esperti mi dicono che, comunque, è un bel tempo, ci vuole solo un pò di allenamento in bici e poi ne vedremo sicuramente delle belle.
Vi dirò che è stata una giornata molto divertente, anche perchè ho potuto correre senza assillo di tempi, di prestazioni, e una volta tanto mi sono veramente divertito.

Diabolik, per un giorno duabolik

mercoledì 10 marzo 2010

Allenamento con la neve, ma stavolta ho vinto io.......

Quest'inverno sembra non voglia più andarsene.
Anche oggi nevica, il freddo è polare e invece della primavera sta tornando l' inverno.
L'allenamento prevedeva un piccolo riscaldamento, 7x1km rec 1', 5 minuti di recupero e 1x4km.
Mi cambio, esco di casa e il freddo si fa sentire subito nelle gambe, nelle braccia, nel collo, ovunque.
Inizio il riscaldamento, se così si può chiamare in questa giornata gelida, e dopo circa 3km parto per il primo 1000.
Le gambe girano, nonostante il freddo, guardo il crono 3'34, non male, se penso che dovevo farli tra 3'35 e 3'40. Il recupero è di 1 minuto, 1 minuto che passa inesorabilmente molto veloce, eppure quando guardo una partita di calcio che la mia squadra sta vincendo 1 a 0 e  manca un minuto, quel minuto è interminabile, un minuto lunghissimo, oggi invece era velocissimo, il tempo di guardare l' orologio e via per la nuova prova da 1km.
Comunque le prove vengono tutte molto bene, questi i tempi dei 7x1km, (3.34-3.40-3.33-3.35-3.31-3.36-3.33).
Finite queste prove, 5 minuti di recupero, corro lento per recuperare energie, ora mi manca solo l' ultimo, il più difficile, il più lungo, 1x4km, con le gambe stanche e legnose.
Si parte, le gambe stranamente girano ancora, dovevo farlo tra i 3'45 e 3'50, lo corro molto costante e in economia, 4km precisi a 3'45, perfetto, soddisfazione totale.
Mancano ancora 700 metri per tornare a casa, che ad allenamento finito, quindi senza più concentrazione sono stati i più difficili, mi sono congelato.
Allenamento riuscito, nonostante il tempo inclemente.
Cosa potevo volere di più?????
Alla prossima......

Diabolik

martedì 2 marzo 2010

Il potere del vento: Roma - Ostia

Arrivo a Roma sabato sera intorno alle 18.30, la temperatura è molto gradevole, la vivacità di Roma si nota subito usciti dalla Stazione Termini, un velocissimo giro per le strade della capitale e via a cena, a Testaccio, da Felice, ristorante rinomato per la tipica cucina romana, forse non proprio indicato per la cena pre gara, ma ne è valsa la pena per la bontà del cibo e la bellezza del locale.
Dopo la cena, due passi per favorire la digestione e a nanna, la mattina dopo la sveglia suonerà alle 6.30.
Sono andato a Roma molto forzatamente, le mie condizioni di forma non sono il massimo, mai i miei infortuni, non ultimo quello di venerdi al polpaccio non facevano pensare di riuscire a correre, ma ragionando e pensando e valutando decido di andarci lo stesso.
Domenica mattina, all'arrivo all' EUR, scendo dal pullman che mi ci ha portato, e qui ringrazio gli amici Tiziano e Patrizia dell'Atletica Villa Aurelia Forum, che mi hanno ospitato, provo a corricchiare qualche minuto e i dolori sono minimi e decido di partire e poi come andrà, andrò......
La partenza non è delle migliori, poco riscaldamento per via dell' ingresso in griglia mezzora prima, le gambe non girano, anzi mi sento legnoso, arrivo alla famosa salita del camping facendo una fatica incredibile, giro a 3'50/km, ma con uno sforzo troppo superiore alla normalità, finalmente la strada spiana, mi ricordo che ora c'è la discesa, penso e mi dico, o ti metti a correre seriamente, o fermati, mi concentro talmente tanto che mi butto giù a tutta, i dolori non li sento, il vento fastidioso lo allontano con il pensiero di essere bucato e mi oltrepassa, (grazie a Orlando Pizzolato, questa me l' ha insegnata lui) e dopo un bel 3'20 in discesa, incanalo una serie di km a 3'40 fino alla rotonda, poi lungomare in andata bellissimo, vento a favore, ancora km a 3'33 ma al ritorno si salvi chi può, il vento è fortissimo, in alcuni tratti mi sembra di correre sul tapis roulant, mi sembro fermo a fare una fatica assurda, il km 20 manco lo vedo, poi mi diranno che era per terra, 100 metri all'arrivo, ormai è fatta, 1'19'07, incredibile per come stavo e 4 minuti abbondanti in meno di Verona della settimana precedente, sono contento, felice, di più.
Dopo la gara rientro al Forum con gli amici dell'Atletica Villa Aurelia, posto fantastico il forum, terme, idromassaggi, bagno turco, sauna e pranzo nel ristorante.
Tutto molto veloce, il treno è pronto in stazione per il ritorno.
Tutto troppo in fretta questo week end romano.......ma tutto molto piacevole, a partire dalla favolosa compagnia per finire con il mio splendido.............(non lo dico, immaginate voi)

lunedì 22 febbraio 2010

Splendida Verona

Dopo aver corso, anzi passeggiato nel cross di Monza sabato pomeriggio, parto per Verona sabato pomeriggio. Arrivo nella citta' di Romeo e Giulietta poco prima di cena, aperitivo in un locale di Piazza Erbe e cena in un ristorante che suscita in me ricordi di altri tempi, dove la corsa ancora non faceva parte costante della mia vita, ma quando nel 1990 facevo il servizio militare, ero solito cenare la sera.
Che ricordi, che emozioni, 20 anni prima tutte le sere ero li a cenare, il locale e' cambiato, si e' ingrandito, ma la conduzione familiare e' sempre la stessa e ho rivissuto momenti di vita che mai potro' dimenticare, splendido.
La mattina, al risveglio, la gamba non fa giudizio, sono indeciso se partire o meno, provo una corsetta ma dopo 10 metri mi fermo, troppo dolore, penso di non correre, ma non ne sono convinto, riprovo dopo 10 minuti, la forza d'animo mi rende meno negativo, decido di partire e di fare quello che riesco.
Lo sparo alle 9.59, primo km a 3'45, la gamba scaldandosi sembra piu' sciolta, arrivo al decimo km tranquillo, media 3'49, poi inizia il calo dovuto a due settimane di non allenamenti, la stanchezza si fa sentire, i km passano ma lenti, finalmente vedo l'Arena, spettacolare il passaggio al suo interno, ho avuto la fortuna di entrarci praticamente da solo, solo 2 o 3 erano con me, si esce in piazza Bra, 200 metri e si arriva, 1h23, finale in calo, ma se penso che non dovevo neanche partire, devo essere solo contento.
Ora spero solo di potermi allenare, domenica alla Roma-Ostia, altra gara di allenamento per sperare poi di fare una stramilano a livelli eccellenti.

Vedremo.    

Diabolik

sabato 20 febbraio 2010

L'indecisione del momento

Cosa fareste se siete 6° in classifica e oggi è l'ultima gara disponibile per i punti, sapendo già che sabato prossimo a Carate non correrete per altri impegni?
La gamba è migliorata molto, ma sarà il caso di provarci?
Per poi magari non entrare neanche nei primi 6 e rischiare?
Poi domani vorrei fare un buon allenamento a Verona, correre la mezza almeno a ritmo di corsa media.
E poi per vincere un cesto di prodotti alimentari ne vale la pena rischiare?
Non lo so, ci sto pensando da ieri, e la voglia di provarci c'è, ma la voglia di correre nel fango non proprio.
Allora farò così, vado a Monza, mi cambio, mi riscaldo e decido, se non me la sento, mi alleno nel parco su asfalto.
Credo sia una bella pensata, che ne dite?

Diabolik

martedì 16 febbraio 2010

Giunti a questo punto, non so se...............

i cross servano veramente a qualcosa per i maratoneti.
Sabato ho corso la quarta prova del Campionato Brianzolo a Seveso, ma, oltre ad essermi infortunato al bicipite femorale, io di vantaggi di potenza aerobica, muscolare, o quant'altro non ne sento proprio, anzi mi sembra di andare addirittura sempre più lento.

Sarò anche prevenuto, perchè i cross non mi piacciono, correre per i prati sconnessi mi rende nervoso, non amo particolarmente la natura, quindi sarà anche quello, amo la strada ,il cemento, l'asfalto, preferisco correre in mezzo alle macchine ma sull'asfalto piuttosto che in un bosco.

Pensate che avendo avuto i sentieri dell 'Adda a disposizione per anni, in 15 anni di allenamenti mi sarò allenato solo 5 volte, poi sempre sulla strada, la vera "pista" del podista, secondo me.
Sabato, forse corro a Monza, ma solo per la classifica, sono sesto, ho perso una posizione, non potendo spingere a dovere a Seveso, lo so che mi contraddico, non dovrei correre, ma alla fine la competizione viene fuori e mi farò trascinare sulla linea di partenza, ma sicuramente e qui non mi smentirò, sabato sarà l' ultimo cross che correrò nella mia carriera. Basta.
Questa settimana non mi allenerò, devo far riposare il bicipite, domenica correrò la mezza di Verona, dove farò un buon allenamento di 21km di corsa lenta, e poi......si vedrà come la gamba reagisce.
Buone corse a tutti,

Diabolik

(nella foto in alto il passaggio al primo giro, nella foto in basso la preoccupazione dell' infortunio)

venerdì 12 febbraio 2010

Difendere la posizione

E' quello che mi tocca fare domani sui prati di Seveso, dove si svolge la 4° prova del Campionato Brianzolo di Corsa Campestre.
Se non fossi stato 5° in classifica, penso che domani avrei saltato il cross, perchè, per prima cosa sto uscendo dall' infortunio al bicipite femorale e i terreni sconnessi non aiutano,e, per seconda cosa, perchè i cross io proprio non li amo, anzi non mi piacciono per niente.
Però, per dovere di squadra, siamo primi in classifica, ormai direi irrangiungibili, e per la mia posizione correrò.
Le prime quattro posizioni sono saldamente in mano ai loro possessori, penso sia molto difficile riuscire a scalzargliele, ma subito dietro ho gente agguerrita, quindi bisognerà anche impegnarsi.
Fortunatamente il percorso di Seveso è abbastanza scorrevole, se vogliamo anche veloce, non molto sconnesso, anche se parecchio dipenderà dalla neve e dalla pioggia di questi giorni, quindi, dovrei riuscire a non soffrire troppo il terreno non idoneo alle mie caratteristiche.
Farò una gara tattica, almeno così si dice, in questi casi, ma poi sarà vero?
A lunedi con la sentenza......

Diabolik

lunedì 8 febbraio 2010

La course du soleil

Ieri trasferta in terra francese per correre una delle gare piu' belle a livello panoramico.
La gara parte dal porto di Nizza per arrivare sul piazzale dello stadio di Montecarlo.
Ben 21,1 km di un panorama superlativo.
Subito dopo la partenza, si affronta una salita impegnativa di un km, per poi immettersi sulla strada denominata la "basse corniche", tutta sul lungomare, tratto di costa azzurra incantevole.
Dopo circa 5 km ci si immette nel paese di Villefranche, si passa nel porto, nella passeggiata bordo mare, e mentre si corre si riesce  vedere la trasparenza dell'acqua, il profumo dei fiori, il sole che ti scalda, all'ottavo km, davanti a noi, si prospetta una scalinata, non ci credo, ma bisogna salire, saranno una trentina di gradini, poi dopo un po' di discesa e un po' di piano, si entra dentro Eze, siamo al 16 km, e la salita che porta a Cap d'Ail e' lunghissima, oltre 2km, non ripidissima, ma lo stesso impegnativa, il caldo si fa sentire, ormai ci sono almeno 16 gradi, raggiunto il promontorio, si affronta la discesa che porta a Montecarlo, ultimo km, in piano, curva a 180 e via verso il piazzale dello stadio.
Tutto meraviglioso, tutto bello, mamma mia che spettacolo.
Ieri caldo primaverile, oggi si e' tornati nel gelo.
Questo non e' bello per niente.

Diabolik

sabato 6 febbraio 2010

Si torna all'antico

Dopo circa tre anni che non usavo più le New Balance, domani torno a correre con loro. La decisione è arrivata dopo che ieri in negozio mi è arrivata la nuova collezione 2010, con il mio paio di NB905 in omaggio.
Ho corso per anni con NB, ho provato diversi modelli e mi ero sempre trovato abbastanza bene, tranne con le 901, perchè, si sono consumate subito e non sentivo la scarpa reattiva.
Ora voglio tornare all'antico, con le NB ho fatto tutti i miei personali, in tutte le distanze, dai 5000 alla maratona, e domani le rimetto ai piedi e vedremo come si comporteranno.
La 905 è una scarpa leggera, pesa 269 gr(misura 9us), adatta sicuramente a gare veloci e/o gara più lunghe ma sempre a ritmi abbastanza rapidi, però ha un buon compromesso tra leggerezza e ammortizzamento.

Diabolik

lunedì 1 febbraio 2010

Un week End in mezzo ai campi......

Si incomincia sabato pomeriggio con la terza prova del Campionato Brianzolo, luogo della commedia, Cesano Maderno, villaggio Snia, molto difficile da trovare, ma grazie ai potenti mezzi tecnologici, come i navigatori, il percorso e' stato trovato.
Il percorso e' uno dei piu' belli, gara nuova, ma nel riscaldamento si scopre quanto e' arduo, quanto oggi sara' difficile e quanto i muscoli saranno messi a dura prova.
La partenza e' da subito in una palude fangosa, curva a sinistra, lungo rettilineo e poi iniziano i vari saliscendi spaccagambe, e cosi' per tre lunghi giri da 2km circa ciascuno.
Nel primo giro resto nelle posizioni di testa, nel secondo mi stacco per non arrivare al terzo giro completamente senza forze. Alla fine concludo in nona posizione, peccato che non ho potuto fare lo sprint, a 100 metri dall-arrivo mi si blocca la saliva in gola, non riesco a respirare e quasi quasi neanche a concludere la gara in piedi........ Peccato perche' avrei potuto lottare per il sesto posto, ma va bene cosi.....
Come societa' abbiamo incrementato il nostro vantaggio sui secondi, e siamo ormai lanciati verso il nostro terzo titolo consecutivo, io, in classifica generale sono al quinto posto e spero di poterlo difendere a denti stretti.
Al termine della gara, solito buffet sotto il gazebo della societa', a base di pane e salame e buona birra che ormai scorre a fiumi.
Domenica, invece, si corre a San Vittore Olona, la mitica cinque mulini. Quest'anno si corre in un percorso tutto nuovo, molto tecnico, si sale su salitissime molto ripide, il passaggio nei mulini e' sempre molto affascinante, lo scenario e' sempre fantastico.
Per quanto riguarda me, invece nulla da dire, solo un ritiro dovuto ad una contrattura al bicipite femorale, speriamo che oggi il mio fisioterapista Enrico faccia un altro miracolo e mi rimetta in piedi presto, anche perche' sabato c'e' il cross sociale e stare fermo sarebbe molto ma molto raccapricciante.

Diabolik

giovedì 28 gennaio 2010

Quella bandana che non c'è più....


Ho corso per anni con quella bandana e dalla prossima gara non ci correrò più.
Non ci correrò più perchè era nella borsa che mi hanno rubato domenica insieme a tutto il resto.
Peccato, perchè un pò ormai mi ci ero affezionato, tante volte mi ha accompagnato piena di sudore nelle mie gare e nei miei allenamenti, tante volte mi ha seguito in giro per il mondo.
E' giunto quindi il momento di cambiarla definitivamente, userò adesso quella nuova, che mi è stata regalata, portandola in giro come ho fatto con l'altra.

Diabolik

martedì 26 gennaio 2010

Giussano esalta la forza del Road

Secondo appuntamento del campionato Brianzolo di cross e noi del Road Runners Club Milano ci presentiamo in forze da far invidia a qualsiasi altra societa'.
In settimana , il nostro capitano, la mitica Lady W ci ha convocato tutti, e dire no era praticamente impossibile, difficile non accettare un invito cosi' importante, cosi' pieno di gioia, cosi' pieno di valore.
Far parte di una squadra, per me e' molto importante, far parte del Road lo e' ancora di piu', far parte del Roadcrosscountryteam ha un significato incommensurabile quest'anno.
In mezzo ai campi di Giussano ci si cambia al freddo, sotto il gazebo Road, ci si scalda in attesa di una partenza a razzo, perche' in un cross se vuoi primeggiare si deve partire a mille, si parte e gia' al primo giro, le gambe danno un segnale negativo, mi fanno capire che non e' giornata, perdo posizioni, ma soprattutto velocita', faccio fatica in salita, in discesa non mi butto giu' senza paura, in piano non spingo come si dovrebbe. La gara e' lunga, 6,2km, non finisce mai, non riesco a cambiare passo neanche negli ultimi 500 metri, non riesco a fare lo sprint, chiudo dodicesimo, posizione non male, ma cronometricamente quasi pessima, non sono contento della mia gara.
Sono deluso per me stesso, per la nostra capitana, per la squadra, ma siamo primi in classifica e questo e' quello che conta.
Sabato prossimo saremo a Cesano Maderno, spero di andare meglio, lo spero per te, cara WL, so che conti molto su di me.


Diabolik

giovedì 21 gennaio 2010

Un allenamento all' Arena

Non so se si possa entrare all' Arena, non ci sono mai stato, ma stamattina esco di casa e porto la borsa con gli accessori per il running, maglia termica, cappellino, pinocchietti, calze e scarpe, non manca niente, e mi avvio al lavoro, decido di correre in pausa pranzo,ho messo la sveglia alle 6.45 ma di alzarmi proprio non mi andava, mi aspettano 5x500, che farò in pista, sulla mitica pista dell'Arena.
Sono in metropolitana, quando mi accorgo di aver dimenticato il garmin, porca miseria, non che mi serva per la distanza, ma almeno come cronometro. Vabbè, pazienza, farò a sensazione......
Sono le 12.45 circa, esco e vado verso l'arena, nessuno all'ingresso, spingo il cancellino, cerco gli spogliatoi mi cambio ed entro in pista, inizio il riscaldamento e parto con i miei 500, che vengono anche bene, a sensazione e anche belle.
Torno nello spogliatoio, faccio una doccia veloce, mi cambio, è tardi, devo tornare al lavoro, ho poco tempo......
Intanto mi vibra il cellulare, un sms che mi sveglia..... era un sogno, ho sognato i 500 all'arena...
Non ero io a farli, ma qualcuno li avrà pur fatti i 500 all'arena oggi, o no?

Diabolik

mercoledì 20 gennaio 2010

Parte il 2010.....


con un voglia di far bene.
Certo, questi sono i propositi, poi bisogna fare i fatti.
Il programma, ormai, è definito, nessuna maratona in primavera, solo mezze, mezze da correre forte.
Per il momento non svelo quali saranno, ci sarà tempo per farlo, ora mi devo allenare affrontando anche qualche cross, sempre ostici per me, ma che mi assicurano un certo potenziamento muscolare.
Il primo cross che farò da oggi, promesso che lo racconto.

Diabolik

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