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martedì 28 settembre 2010

42195 metri a Berlino

Svegliarsi la mattina e vedere che sta diluviando non è il massimo della vita sapendo che dopo qualche ora bisognerà correre una maratona.
Sinceramente ho anche pensato di girarmi dall'altra parte del letto e non correre, ma è durato solo un attimo, che eccomi in piedi e inizio la vestizione per la gara.
Nell'hall dell' hotel, il discorso comune è la pioggia, fortunatamente l' intensità è diminuita, l' appuntamento con i compagni di "merende" è alle 7.15, la metropolitana che ci porta verso la partenza è a 150 metri, e si inizia ad assaporare la fresca mattina berlinese, nel frattempo incomincia ad entrarmi quella voglia di correre che mi prende talmente tanto che manco mi accorgo di quanto piove ancora.
In zona partenza, migliaia di maratoneti sono alla ricerca della propria tenda per depositare la borsa, le file ai bagni sono kilometriche, la pioggia continua a scendere e mi incammino verso la mia "gabbia" di partenza.
Ero nella prima "gabbia", la A, quella con i top runners, tanto che davanti a me partono i pacer del passaggio alla mezza in 1h02, da paura, da brivido vedersi un cartello così davanti.
Alle 9.03 precise il colpo di pistola, con il mio staff, che mi ha seguito in questi mesi, si era deciso di partire a 3'48/3'50/km, il percorso è scorrevole, bisognava solo stare attenti alle migliaia di pozzanghere, i km scorrono uno dopo l' altro, mi sembra di far girare le gambe abbastanza bene, non guardo intorno, sono molto concentrato tanto da non accorgermi neanche di passare in Alexanderplatz, intorno al 20° km vedo un'amica romana, Patty, che è in attesa del fidanzato, dove lo accompagnerà per la seconda mezza, mi incita e mi scatena una forte adrenalina, anche perchè so che alla mezza ci sono i miei supporters, passo alla mezza in 1h20, più o meno in tabella come da programma, fino al 25° km tutto procede bene, ma dietro l'angolo in una maratona si nasconde sempre qualcosa, una spia si accende, incomincio a rallentare di qualche secondo, le gambe non girano più bene, continua a piovere e inizio a sentire freddo, al 27° circa vedo una metro, la tentazione di prenderla e ritirarmi mi viene, ma mi convinco ad andare avanti, il km successivo lo corro in 4'07, un'altra fermata della metro mi chiedo dov'è, la vedo ma riesco a non prenderla, vado avanti, mi dico di andare al 30° e poi mi fermo, ma la crisi come è arrivata se n'è anche andata, la testa ha lavorato benissimo, torno a correre sotto i 4/km, le gambe si riprendono, al freddo sopraggiunge una sensazione di benessere e i km tornano a scivolare via abbastanza velocemente, al 40° riesco ancora ad andare a 4, ormai mi dico manca poco, continuo a parlarmi, penso a chi ancora ha tanti km da fare dietro di me, continuo a credere nel risultato, 41° km si entra nel vialone di arrivo, la porta di Brandeburgo si vede in lontananza, passarci sotto a 400 metri dall'arrivo è stato molto emozionante, rettilineo finale, vedo il crono a 2'44'40, provo a "sprintare" per stare sotto le 2'45, ma sono ancora lontano, le gambe reggono, sembrano volare dopo 42km, una sensazione unica, ma non ci riesco e chiudo in 2h45'02. Peccato ma la gioia supera ogni cosa, è fatta, un telo per coprirmi, la medaglia, il bacio alla stessa, il recupero della borsa, lo spogliatoio, tutto viene fatto con un'emozione fortissima, aver vinto la crisi mi ha dato una carica eccezionale.
Sembra banale, ma posso sicuramente concludere dicendo, Berlino : muro abbattutto.

Diabolik

martedì 14 settembre 2010

La duchessa di Parma

Correre a Parma è sempre stato particolare, 3 giri da 10550 metri, lo considero un allenamento più mentale che fisico, ma di grande importanza in vista delle maratone autunnale.
Il mio allenamento prevedeva 14km molto tranquilli, a 4'30 circa, corsi un pò con Pier, che trovo al 3° km e si domanda come faccio a trattenermi così, e un pò con Matteo preso al 6° km.
Con loro corro fino al 14°, Pier farà la mezza, Matteo dovrebbe fare la 30 in vista del mezzo Ironman dell' Elba.
Al 14° km, come da programma, inizio la mia serie di 3000 in progressione, 3'47 la media del primo, recupero 2km a 4'10 e parto per il secondo 3000,media 3'35, 2km di recupero a 4'06, terzo 3000 in 3'38 recupero di 2km in 4'08, e ultimo 2000 in 3'40, poi il pezzo finale a 3'50.
Chiudo la gara in 2h10m46sec, l'allenamento è stato ottimo e ora inizia la rifinitura.
A presto
Diabolik

http://connect.garmin.com/activity/48956503

sabato 11 settembre 2010

Un lungo in vista della maratona

34km140metri percorsi in 2ore29m30sec....
Questo il lungo di lunedi 6 settembre corsi in sardegna ad Olbia lungo la litoranea che porta a Golfo Aranci.
Sono le 6.35 del mattino, la temperatura è ancora fresca, è ancora buio, ma i km da fare sono tanti e bisogna iniziare.
Parto ad andatura moderata, lenta, pian piano che i km passano mi assesta intorno ai 4'30/km, la strada è panoramicamente molto suggestiva, le prime luci del giorno esaltano i colori del mare della sardegna, non c'è nessuno in giro ancora, sono solo fra mille pensieri, mentre i passi, uno dopo l'altro, rompono il silenzio che mi circonda.
Dopo 1h50, alterno 2 minuti a 3'45 con 2 minuti a 4'15 per 6 volte, corro altri 2km a 4'15 e chiudo con 5 minuti a 3'45 alternati con 1 minuto a 4'15 circa....
Ormai sono le 9 del mattino, l'allenamento è svolto, la città di Olbia intanto si è svegliata, e io mi godo ancora qualche giorno di mare, in attesa della maratona che verrà...
Diabolik

http://connect.garmin.com/activity/48488936

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