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venerdì 12 aprile 2013

Milano ha la sua maratona


Finalmente.
Domenica 7 aprile Milano è stata invasa da maratoneti e staffettisti, oltre 12000, in una giornata di festa e di gioia per l' intera città. Finalmente, dopo anni di buio, correre la maratona a Milano non è più impossibile.
Era ora, mi viene da dire, ma tutto il merito va dato ad Andrea Trabuio, grande organizzatore, e a tutto il suo staff, che ha saputo trasformare questo evento denigrato e boicottato da molti in un evento che consegna alla città di Milano una maratona degna del suo giusto valore.
Dopo questa doverosa introduzione, passiamo al racconto della mia gara.
I presupposti erano buoni, anche se la preparazione è stata svolta in soli 2 mesi a causa dell'infortunio al polpaccio che non mi ha permesso di allenarmi al meglio nei mesi di dicembre e gennaio. Febbraio e marzo sono andati bene, la voglia di correrla bene c' era e quindi anche la voglia di farla bene.
Sapevo però che, se avessi forzato troppo, sarei saltato per aria, e allora con un po' d'esperienza ho deciso di partire prudente. Primi 2 km a 4, poi mi sono assestato a 3.53/3.55 senza strappi fino alla mezza,
Al primo cambio degli staffettisti in Via Caprilli ho incontrato i primi "vecchi road" amici, Max e Segrelio.
Alla mezza, con l'incitamento di Rudy e di Motta, continuo con il mio passo per arrivare in Via Vittor Pisani, dove c'era il secondo cambio della staffetta, i 500 metri di andata e ritorno sono stati corsi tra due ali di folla festante che urlava e applaudiva tanto da far salire l'emozione ancora di più, bellissimo.
La parte del percorso nel centro ha dato sicuramente ancora più fascino a questa gara, il passaggio in Duomo, alla Scala, in Brera, luoghi della Milano da vivere,
tutti per noi, affrontati di corsa passo dopo passo, danno una carica ineguagliabile, danno forza per affrontare gli ultimi 10 km dove la fatica dovrebbe iniziare a farsi sentire.
Continuo con il mio passo, assestato sempre a 3.53/3.55, non cedo, anzi, mi vien voglia di aumentare, ma la testa mi mantiene costante, non mi va di buttar via quello costruito fino a quel momento. Inizio a raggiungere quelli che hanno spinto troppo, questo da una carica enorme, si ritorna in Corso Sempione, ultimi 3km, ultime fatiche, le gambe girano ancora bene, sono toniche, non sento ancora il peso dei km, penso a 15 giorni prima, ancora in quelle vie sotto il diluvio della Stramilano. Cartello dell'ultimo km, mi lancia l'urlo dell'amica Paola, il castello è li davanti, ultima curva, rettilineo finale, ormai è fatta, il sorriso si stampa sulle labbra, è finita, 2.44.28.
Che dire altro... felice e contento ritiro la bellissima medaglia, faccio le foto di rito, prendo la sacca, mi cambio e ritorno all'arrivo a vedere quello di chi ha condiviso i 42195 metri con te, ad aspettare chi ha condiviso l'attesa, a chi ha creduto che Milano fosse una maratona vera.

Ringraziamenti......

All'organizzazione, che è stata splendida
Agli amici che mi hanno sostenuto
Al mio amore che mi da la forza
A Vividown che mi ha permesso di correre per aiutare chi ha bisogno molto più di me (sotto il link se qualcuno volesse aiutare a raccogliere fondi)
A me stesso perché ho saputo gestire la gara in maniera perfetta
A chi mi ha allenato e mi ha permesso di arrivare in forma splendida



http://www.retedeldono.it/iniziative/vivi-down-onlus/giovanni.pistis/diamoci-la-mano

grazie Milano

Diabolik

3 commenti:

  1. Gran corsa Gianni... felice di aver condiviso la partenza con te. Un anno fa l'obiettivo che mi ero posto per questa corsa era il risultato che hai raggiunto tu. Purtroppo si devono fare i conti con gli infotuni. Ma è tutto solo rimandato. Ci vediamo per strada. Buone corse... ;)

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  2. Grande Gianni...sei stato un orologio!!!
    ... e poi 1°di categoria...tanta roba:-)

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