Sinceramente ho anche pensato di girarmi dall'altra parte del letto e non correre, ma è durato solo un attimo, che eccomi in piedi e inizio la vestizione per la gara.
Nell'hall dell' hotel, il discorso comune è la pioggia, fortunatamente l' intensità è diminuita, l' appuntamento con i compagni di "merende" è alle 7.15, la metropolitana che ci porta verso la partenza è a 150 metri, e si inizia ad assaporare la fresca mattina berlinese, nel frattempo incomincia ad entrarmi quella voglia di correre che mi prende talmente tanto che manco mi accorgo di quanto piove ancora.
In zona partenza, migliaia di maratoneti sono alla ricerca della propria tenda per depositare la borsa, le file ai bagni sono kilometriche, la pioggia continua a scendere e mi incammino verso la mia "gabbia" di partenza.
Ero nella prima "gabbia", la A, quella con i top runners, tanto che davanti a me partono i pacer del passaggio alla mezza in 1h02, da paura, da brivido vedersi un cartello così davanti.
Diabolik