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martedì 29 novembre 2011

Firenze : un'emozione inaspettata.......

Un'emozione inaspettata...... un sogno indescrivibile....infinite distese sorvoliamo ad occhi chiusi.........parole di una bellissima canzone......ma anche emozioni vissute domenica scorsa a Firenze dove, ancora una volta, ho fatto il pacer o assistente di gara, come ci chiamiamo, delle 3 ore.
Quest'anno la giornata e' splendida, gia' al sabito un sole caldo scalda l'atmosfera e i nostri motori, all' expo passano tante persone, allo stand dei pacer molti ci chiedono consigli per il giorno dopo, come partite? siete costanti?....
La domenica mattina ci ritroviamo al ponte san niccolo' verso le 7.45, i palloncini sono gia' quasi tutti gonfiati, qualche parola con gli altri pacer, rituale di preparazione classica, foto di rito e alle 8.45 siamo in griglia di partenza per farci vedere e farci conoscere da chi in gara vorra' seguirci.
Intorno alle 9.20 lo sparo, subito cerchiamo di trovare il ritmo giusto, il primo km e' difficile correrlo, tantissima gente ma subito la nostra andatura e' pressoche perfetta, i km scorrono, entriamo nel parco delle cascine, col sole anche piacevole, intanto il nostro viaggio prosegue ininterrotto senza sosta ad un ritmo piu' che costante, alla mezza passiamo in 1.29.49, la strada scorre sotto le nostre scarpe , i passi di alcuni si fanno piu' pesanti, in questo momento dobbiamo entrare in scena, e' qui che la fiducia che si ha in noi deve essere messa in evidenza, incoraggiamo, prendiamo rifornimenti, in qualche caso anche usiamo espressioni colorite....
Il primo passaggio in centro, in seguito sul  ponte vecchio e nuovamente del duomo ci portano al 40 km, il mio gruppetto ha ancora una decina di persone, alcuni li recuperiamo e li sprono a seguirci, gli ultimi 200 metri sono i piu' belli, la forza che vedo nei volti di quelli che sono con me, la voglia di scendere sotto le 3 ore, la gioia di avercela fatta (2.59.50) ti ripaga della fatica comunque fatta.
Ogni volta che faccio il pacer mi accorgo e mi sorprendo di quanta gente ripone in noi fiducia, e questa va ricambiata nel migliore dei modi e gli abbracci e i ringrazimenti a fine gara sono la prova che il lavoro fatto e' servito a qualcosa.
 Fare il pacer non e' cosa facile, mantenere un'andatura costante per tutta la maratona non e' cosi semplice, avere la responsabilita' di un numero considerevole di maratoneti che vogliono abbattere il fatidico muro delle 3 ore ti invoglia, ti mette a dura prova, ma nello stesso tempo ti fa vivere quell'emozione inaspettata........e quel sogno, divenuto realta' per molti.....

Alla prossima.....
Diabolik


4 commenti:

  1. alla partenza ad una mia domanda mi hai risposto che ogni volta che hai fatto il pace hai mantenuto l'impegno e il resoconto pubblicato lo dimostra ancora una volta. quello del pace non è un compito facile. complimenti.

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  2. E bravo ... e poi che foto ... te ed il vichingo :)

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  3. Grande Gianni...preciso come un metronomo...il pacer lo sai fare davvero...ci vediamo a Roma:-)

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